Confagricoltura Veneto ha inviato le proprie congratulazioni al nuovo Presidente della Regione Alberto Stefani, eletto con un ampio consenso popolare. Le congratulazioni sono estese a tutti i consiglieri regionali neo eletti a cui vanno anche gli auguri di buon lavoro della nostra associazione, ben consapevole dei molteplici e complessi problemi che essi dovranno affrontare nei cinque anni di mandato.
Confagricoltura sarà lieta di continuare la fattiva collaborare con l’Amministrazione regionale al fine di migliorare le condizioni in cui operano le imprese agricole. Proficua e costruttiva è stata l’interlocuzione nella passata legislatura con il presidente Zaia, con l’assessore Caner, con altri assessori e consiglieri regionali.
Ricordiamo ancora una volta che il Veneto conta oltre 60 mila imprese agricole che generano un valore di circa 8 miliardi di euro e che forniscono un contributo significativo all’export agroalimentare della Regione e nazionale.
Le sfide principali che riguardano il settore sono state illustrate al Presidente Stefani nel corso dell’incontro dello scorso 12 novembre. Il Presidente di Confagricoltura Veneto, Giangiacomo Bonaldi, nell’occasione ha messo in evidenza la necessità di rafforzare la collaborazione tra Regione, università e centri di ricerca per sostenere la sperimentazione, l’innovazione, l’adozione di tecniche avanzate come le TEA (nuove tecniche di miglioramento genetico), la digitalizzazione dei processi produttivi e la nascita di filiere di valore capaci di valorizzare la produzione veneta sui mercati nazionali e internazionali.
Confagricoltura ha inoltre sottolineato la necessità di un Assessorato all’Agricoltura forte, in grado di coordinare politiche agricole, ambientali e di governo del territorio.
Il confronto con il Presidente della Regione ha toccato anche la tutela ambientale e la gestione delle risorse naturali, con l’invito a bilanciare vincoli e produttività, sostenendo gli investimenti necessari alla transizione verde e proseguendo con decisione gli interventi per la difesa idraulica e la gestione delle acque. Tra le priorità indicate anche il potenziamento della prevenzione fitosanitaria e veterinaria, il controllo della fauna selvatica e il riconoscimento della multifunzionalità agricola come leva per lo sviluppo sostenibile, dall’agricoltura di montagna alla produzione energetica da fonti rinnovabili.
