Sono in vigore le misure straordinarie per la qualità dell’aria approvate con Deliberazione della Regione Veneto n. 238 dl 2 marzo 2021, le quali introducono particolari limitazioni nel periodo 1° ottobre – 30 aprile di ogni anno per i settori ritenuti responsabili delle emissioni di PM10 in atmosfera (polveri sottili).
L’adozione delle misure straordinarie si è resa rese necessaria per rispondere alla sentenza del 10 novembre 2020 della Corte di Giustizia Europea che condanna lo Stato Italiano per la violazione “sistematica e continuata” delle disposizioni della Direttiva 2008/50ce.
Le misure intervengono nei settori ritenuti più inquinanti ed integrano quanto già previsto dall’Accordo di Bacino Padano (approvato con DGR n. 836/2017), dal Piano Regionale di Tutela e Risanamento dell’Atmosfera (approvato con DCR n. 90/2016) e di quanto già attivato dalle amministrazioni comunali nel corso dell’ultimo triennio.
Secondo Arpav, il settore agricoltura contribuisce alle emissioni di PM10 per un 20% delle emissioni complessive, soprattutto a causa della produzione di ammoniaca, precursore del PM10. Gli altri settori responsabili delle emissioni sono le residenze (32% per l’emissione primaria dovuta alla combustione della biomassa legnosa) e il trasporto su strada (24% per la produzione dei precursori Nox).
Il piano straordinario prevede che determinate azioni di contenimento si applichino dal 1 ottobre al 30 aprile di ciascun anno e, a seconda delle condizioni ambientali, in tale periodo verrà emesso da parte di Arpav il Bollettino Livelli di allerta PM10 con l’attivazione delle segnalazioni a semaforo.
Riportiamo nello specifico la regolamentazione prevista per ciascun settore.
Per viabilità e trasporti, nei comuni con più di 30.000 abitanti e agglomerati, dal 1 ottobre al 30 aprile, dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 18.30, non si potrà circolare con veicoli privati e commerciali fino a Euro 4 Diesel ed Euro 1 Benzina. Limitazione che, in condizioni di livello di allerta ARANCIO e allerta ROSSO, verrà estesa fino all’euro 2 Benzina e all’euro 5 Diesel.
Nei comuni tra 10.000 e 30.000 abitanti, sempre dal 1° ottobre al 30 aprile, le limitazioni riguardano i veicoli a Benzina Euro 1 e Diesel fino ad Euro 2.
Inoltre per i comuni sopra i 30.000 abitanti sarà proposta una domenica ecologica al mese. Per maggior dettaglio si rimanda all’ Allegato A DGR n. 1089 del 09 agosto 2021..
Per il riscaldamento a biomassa sono previsti interventi volti a ridurre le emissioni di PM10 derivante dalla combustione di biomasse per cui, in funzione dell’attivazione dei livelli emergenziali, sarà fatto divieto di utilizzare generatori di calore domestici alimentati a biomassa legnosa aventi prestazioni energetiche ed emissive inferiori alle 3 stelle in caso di allerta VERDE e inferiore alle 4 stelle in caso di allerta superiore al VERDE. Ciò vale nel caso in cui siano presenti impianti di riscaldamento alternativi.
In condizione di allerta superiore a VERDE sarà necessario abbassare di 1° C le temperature nelle abitazioni ed edifici pubblici.
Sono previsti incentivi per la rottamazione delle stufe con classificazione < 3 stelle.
Quanto riportato nella Tabella n. 3 Allegato C DGR n. 238 del 2 marzo 2021.
Per le pratiche agricole e zootecniche, le misure straordinarie prevedono interventi finalizzati a ridurre le emissioni di ammoniaca, in quanto precursore di PM10.
Dal 1° ottobre al 15 aprile, oltre al periodo di divieto previsto dalle norme sui nitrati, lo spandimento di liquami zootecnici sarà vietato nel caso di allerta ARANCIO e ROSSO qualora venga operato senza interramento immediato. Si sottolinea che l’interramento entro le 24 ore è comunque sempre obbligatorio per lo spargimento di liquami zootecnici e di concimi a base di urea. Saranno incentivate le pratiche di interramento immediato.
Il bollettino Agrometeo Nitrati, che regolamenta i periodi di divieto allo spandimento di effluenti zootecnici e assimilati oltre che dei Fertilizzanti azotati, verrà integrato con il Bollettino PM10.
Gli agricoltori verranno sostenuti con finanziamenti ricavati dal PSR per l’acquisto delle attrezzature che effettuano l’interramento immediato dei liquami e dei concimi ma soprattutto per la copertura delle vasche di stoccaggio dei liquami, ciò in continuazione di quanto già previsto dal Programma di Sviluppo Rurale (PSR).
Dal 1° ottobre al 30 aprile sarà inoltre vietata la combustione all’aperto di residui vegetali indipendentemente dal livello di allerta. Per maggiore chiarezza si rimanda alla “Tabella 3 – Azioni previste nel Pacchetto Straordinario” dell’allegato C alla DGR n. 238 del 2 marzo 2021.