Sulla sicurezza alimentare pesa la crisi dei fertilizzanti.
Bene la proroga dell’accordo sulle esportazioni agroalimentari via mare dell’Ucraina per 120 giorni, è una buona notizia per la stabilità dei mercati. Ora è importante che l’attenzione della comunità internazionale sia rivolta alla crisi dei fertilizzanti, in relazione ai prezzi e alla disponibilità che pesano sulle prospettive di breve e lungo periodo.
E’ l’opinione di Confagricoltura all’annuncio dell’estensione dell’intesa tra la Federazione Russa e l’Ucraina, con la mediazione del Segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres.
I mercati internazionali già da qualche giorno puntavano decisamente sul rinnovo dell’accordo. Sul mercato europeo Euronext, ieri i prezzi del grano si sono attestati a 317 euro a tonnellata, scendendo sui livelli di settembre. Analogo andamento per il mais che è tornato sulle quotazioni di agosto (306 euro a tonnellata).
Incassata la proroga dell’intesa, pesa sulle prospettive della sicurezza alimentare globale la crisi dei fertilizzanti. I prezzi hanno raggiunto livelli senza precedenti (150% in più nell’Unione europea in un anno) e le industrie hanno ridotto la produzione a causa delle eccessive quotazioni del gas.
Secondo un rapporto redatto dalla Fao e dall’Organizzazione mondiale del commercio per la recente riunione del G20 in Indonesia, la crisi proseguirà anche nel 2023. Dall’adeguato apporto di fertilizzanti dipendono la quantità e la qualità dei prossimi raccolti.