Prende avvio il PNRR – Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza con quale il nostro paese ambisce al cambio di paradigma dell’intero settore agroalimentare nazionale. Gli stanziamenti principali diretti per il settore agricolo, a cui si affiancano altri progetti condivisi con altri ministeri, sono i seguenti:
- 800 milioni per la logistica;
- 1,5 miliardi per il cosiddetto Agrisolare;
- 500 milioni per l’ammodernamento delle macchine agricole della filiera olio;
- 1,2 miliardi, nel fondo complementare, per i Contratti di Filiera;
- 2 miliardi per lo sviluppo delle produzioni e delle tecnologie inerenti il biogas e il biometano;
- 880 milioni per gli invasi e il sistema irriguo.
Il primo segnale forte dell’applicazione del PNRR arriva proprio dal settore dell’irrigazione.
È stato approvato infatti nei giorni scorsi il primo elenco di progetti strategici nel settore delle infrastrutture irrigue ammissibili a finanziamento con i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza.
Risultano ammissibili a finanziamento 149 progetti, di livello esecutivo, presentati da Consorzi di Bonifica ed Enti irrigui, per un importo complessivo di investimenti pari a 1,6 miliardi di euro. Sempre con lo stesso provvedimento, sono stati considerati ammissibili 10 ulteriori progetti, di livello definitivo, per un importo di circa 89 milioni di euro.
Per il Veneto sono stati finanziati progetti dei Consorzi di Bonifica per un totale di investimenti pari a 197.750.943€.
Scarica elenco dei progetti finanziati in Veneto
Il provvedimento si inquadra nella Missione 2 Componente 4 (M2C4) del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), denominata “Investimenti nella resilienza dell’agrosistema irriguo per una migliore gestione delle risorse idriche”.
I progetti selezionati saranno ora sottoposti a controllo da parte del Ministero per la verifica delle condizioni di finanziabilità ai termini di legge.
Particolarmente interessanti per le nostre imprese saranno poi gli interventi sui contratti di filiera e dell’agrofotovoltaico.
Per quanto concerne i contratti di filiera, la proposta dell’Italia per l’implementazione dei contratti di filiera nello schema del PNRR si basa sul Regime di Aiuti già approvato dalla Commissione europea. Pertanto, i vincoli e le modalità di finanziamento che verranno utilizzati sono i medesimi previsti per il IV Bando contratti di filiera e di distretto del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali.
In particolare, di seguito si riportano gli elementi fondamentali del regime di aiuti:
- Beneficiari finali: le imprese che concorrono direttamente alla produzione, raccolta, trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli (agroalimentari, ittici, forestali e florovivaistici) e le imprese che forniscono servizi e mezzi di produzione. Per beneficiare dell’agevolazione le imprese devono aver sottoscritto un accordo di filiera, finalizzato alla realizzazione di un programma integrato a carattere interprofessionale ed avente rilevanza nazionale che, partendo dalla produzione agricola, si sviluppi nei diversi segmenti della filiera in un ambito territoriale multiregionale.
- Il finanziamento: agevolazioni concesse nella forma di contributo in conto capitale e di finanziamento agevolato. Per usufruire del finanziamento agevolato, i beneficiari dovranno ottenere anche un finanziamento bancario ordinario di pari importo (cofinanziamento privato).
- I programmi: possono essere ammessi alle agevolazioni i programmi con un ammontare delle spese ammissibili compreso tra 4 e 50 milioni di euro per la realizzazione delle seguenti tipologie di interventi ammissibili:
- investimenti in attivi materiali e attivi immateriali nelle aziende agricole connessi alla produzione agricola primaria;
- investimenti per la trasformazione di prodotti agricoli e la commercializzazione di prodotti agricoli;
- investimenti concernenti la trasformazione di prodotti agricoli in prodotti non agricoli;
- partecipazione dei produttori di prodotti agricoli ai regimi di qualità;
- misure promozionali a favore dei prodotti agricoli;
- progetti di ricerca e sviluppo nel settore agricolo.
La pubblicazione del bando per la presentazione dei programmi di investimento è prevista per il primo trimestre del 2022.
In riferimento al settore del fotovoltaico, la misura relativa al Parco Agrisolare prevedrà sicuramente l’incentivo per la produzione di energia da fotovoltaico sui tetti, compresa l’eventuale rimozione dell’eternit e ristrutturazione del tetto. Rimane ancora aperta invece la discussione sull’agrovoltaico a terra.
Nello specifico, per l’ambito dell’energia rinnovabile sono stanziati:
- 2,2 Mld€ per le Comunità Energetiche e lo sviluppo dell’autoconsumo
- 1,1 Mld€ per lo sviluppo agro-voltaico con l’obiettivo di installare 1,04 GWp di impianti fotovoltaici;
- 1,9 Mld€ per lo sviluppo del biometano;
- 0,7 Mld€ per la promozione di impianti innovativi.
Confagricoltura vi terrà aggiornati via via che saranno disponibili i provvedimenti attuativi.