Si è riunito oggi il tavolo tecnico sull’emergenza causata dall’aviaria nel quale è stato presentata la bozza di decreto che metterà a disposizione degli allevamenti colpiti dall’influenza aviaria i 30 milioni di euro inseriti nella legge di bilancio. Siamo quindi quasi alla conclusione di un percorso che, come Confagricoltura, abbiamo seguito con notevole impegno fin dall’inizio, spiega Simone Menesello che ha partecipato all’incontro in qualità di presidente della federazione di prodotto nazionale. Allo stesso modo stiamo seguendo la ricognizione dei danni indiretti, per ora ferma al 31 dicembre 2021, e la conseguente richiesta degli indennizzi all’Unione Europea. Decisivo -ci tiene a sottolineare Menesello- è stato anche il lavoro di Confagricoltura a livello parlamentare per la sospensione dei versamenti fiscali, inserita nel decreto Milleproroghe, e anche le relazioni tenute con tutti gli istituti di credito, dai quali siamo riusciti ad ottenere specifici plafond dedicati al settore e la dilazione delle rate dei mutui.
Venendo a livello locale, giovedì scorso, i rappresentanti delle associazioni agricole (per Confagricoltura Menesello e Barbetta), hanno incontrato l’assessore alla sanità del Veneto, Manuela Lanzarin, accompagnata dai funzionari del settore veterinario della Regione per discutere di Aviaria. Il dato positivo emerso nel corso dell’incontro sono i riaccasamenti, arrivati a circa il 50%. Buona notizia che induce ad avere un po’ di fiducia nel futuro. Come associazione abbiamo proposto la messa a punto di un piano vaccinale entro l’autunno, analogamente ad altri paesi europei (Olanda e Francia) e la costituzione di un tavolo tecnico di coordinamento che accompagni la ripartenza ma che sia utile per la messa a punto di un piano d’azione per fronteggiare future emergenze. Non si possono infatti ripetere gli errori emersi con questa epidemia. Abbiamo anche chiesto la costituzione dell’apposita commissione per la quotazione degli indennizzi spettanti agli allevamenti biologici e alle specie meno diffuse. Purtroppo ai problemi causati dall’epidemia si aggiungono quelli contingenti, dovuti alla guerra in Ucraina. Nei giorni scorsi, Menesello insieme a Rudy Milani, presidente della Federazione nazionale dei suini, hanno rappresentato alla Commissione Agricoltura della Camera la drammatica crisi di liquidità in cui si trovano le aziende zootecniche, situazione imputabile al rincaro giornaliero delle materie prime e dell’energia. “I prezzi delle produzioni zootecniche sono invece fermi da anni e questa situazione sta giorno dopo giorno erodendo la capitalizzazione delle aziende. Riteniamo che la politica debba farsene carico con misure ad hoc, che devono essere applicate immediatamente” hanno sostenuto con decisione i rappresentanti dei due settori produttivi.