Mercoledi 27 gennaio si è tenuta la riunione del tavolo consultivo di filiera per i prodotti lattiero caseari, che ha visto la partecipazione dei rappresentanti delle organizzazioni agricole, dell’industria, delle cooperative e della grande distribuzione. Il tavolo scaturisce dall’intesa del 2 novembre scorso, che aveva stabilito alcuni impegni precisi delle parti e del Mipaaf relativi alle azioni per sostenere il latte italiano.
L’incontro è servito per ratificare la metodologia per il calcolo di un indice di prezzo del latte alla stalla nelle regioni del Nord Italia. Si tratta di uno strumento che di per sé non definisce un prezzo ma che potrà essere utilizzato per la contrattazione tra le parti, un meccanismo oggettivo che tiene conto dei costi di produzione e dell’andamento dei prezzi del latte e dei formaggi sul mercato interno ed estero.
Inoltre sono state annunciate alcune misure di promozione tra cui anche la possibilità che prossimamente sugli scaffali della GDO si possano promuovere i prodotti lattiero-caseari “100% italiani”.
Infine è stata data notizia dell’avvenuta firma dei due decreti ministeriali che fissano le aliquote compensative IVA a seguito delle disposizioni ex “legge di stabilità” e stabiliscono le regole per la ripartizione dei 25 milioni di euro di “aiuti eccezionali” stanziati dall’UE.
Riguardo questi due provvedimenti si annota quanto segue.
Il provvedimento sull’Iva zootecnica ha innalzato dall’8,8% al 10% l’aliquota di compensazione per i prodotti lattiero caseari, con un beneficio finanziario valutato, come riportato nella relazione tecnica del provvedimento, in 32,4 milioni di euro annui.
Il decreto invece che ripartisce i 25 milioni di aiuti eccezionali comunitari al settore prevede, diversamente da quanto originariamente previsto, che la ripartizione sarà effettuata non sul latte prodotto e commercializzato nel trimestre dicembre 2015-febbraio 2016 bensì (art. 1, comma 2) “proporzionalmente alla media mensile del quantitativo di latte di vacca prodotto e commercializzato, nei limiti della propria quota disponibile, nel periodo di commercializzazione 2014-2015”.
Disposizioni particolari sono poi previste per i produttori che hanno iniziato l’attività dopo il 31 marzo 2015. Questo decreto è stato trasmesso ad Agea per poter procedere ai pagamenti entro il 31 marzo 2016 e comunque non oltre il 30 giugno prossimo.
Il tavolo ha confermato la volontà delle parti di continuare a discutere del settore latte per cercare delle soluzioni concrete alle gravi difficoltà che sta incontrando.
Quanto stabilito mercoledì era già previsto e non è certo sufficiente per ridare fiato alle nostre stalle.