Il padovano Granata, vicepresidente nazionale di Agriturist: “Il Veneto regione tra le più amate dai cicloturisti: l’intesa sarà un volano per promuovere le nostre aziende”

 

Arricchire la mobilità sostenibile e il turismo in bicicletta con servizi dedicati agli appassionati del cicloturismo, un settore che ogni anno in Italia muove 4,6 miliardi di euro, di cui 1,5 miliardi nel Nordest (dati Veneto bike forum 2023). È questo l’obiettivo della partnership siglata nei giorni scorsi tra Agriturist, l’associazione degli agriturismi di Confagricoltura, e la Federazione ciclistica italiana (Fci).

L’intesa metterà in cantiere la creazione di itinerari ciclistici in grado di collegare le circa 6.000 aziende aderenti all’associazione che riunisce gli agriturismi di Confagricoltura, insieme a manifestazioni agonistiche o cicloturistiche, convegni e seminari. Un notevole volano per l’ospitalità nelle aziende agricole, hanno spiegato il presidente nazionale di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, e il padovano Leonardo Granata, vicepresidente nazionale di Agriturist, titolare dell’agriturismo Monte Sereo di Rovolon, che ha rappresentato il Veneto durante la presentazione ufficiale dell’iniziativa nella sede di Confagricoltura a Roma.

“Agriturist promuove da anni Agricycle, un progetto che offre servizi mirati ai clienti che vogliono scoprire il territorio regionale sulle due ruote come locali riparati per le bici, piccole attrezzature per la riparazione, colazioni energetiche per il cicloturista, mappe ciclabili e pacchetti che abbinano percorsi nella natura a degustazioni enogastronomiche e visite a musei, cantine e città d’arte – spiega Granata -. Con quest’intesa riusciremo a mettere in luce ancor di più la nostra attività attraverso l’iniziativa Bike Hospitality della Federazione ciclistica italiana, con percorsi ciclistici dedicati, capaci di valorizzare le nostre aziende associate attraverso il sito bikehospitality.it e l’apposita app. La collaborazione consentirà di farci conoscere anche come operatori del territorio, in grado non solo di dare appoggio e servizi ai cicloturisti, ma anche di promuovere i prodotti tipici, la natura e la cultura della meravigliosa regione in cui viviamo. E il Veneto, ricordiamolo, è tra le regioni più gettonate da chi viaggia in bici, insieme al Trentino-Alto Adige e alla Toscana”.

“L’intesa con Agriturist nasce dalla convinzione che la bicicletta e il ciclismo siano leve straordinarie in grado di valorizzare le eccellenze del nostro Paese. La federazione crede fermamente in questa missione, in grado di rafforzare il valore sociale del nostro sport creando ricchezza sostenibile”, ha aggiunto il presidente Fci, Cordiano Dagnoni.
Secondo i dati Isnart, Istituto nazionale ricerche turistiche, Veneto, Trentino-Alto Adige e Toscana attraggono da sole il 47 per cento dei flussi cicloturistici nazionali. Il Veneto è una regione di punta per quanto riguarda il settore con quasi 8.000 chilometri di percorsi ciclabili e giocherà anche in futuro un ruolo di primo piano grazie allo sviluppo di cinque delle dieci ciclovie nazionali: la Ciclovia Vento, la Ciclovia Sole, quella Adriatica, del Garda e la Ciclovia Trieste-Lignano Sabbiadoro-Venezia. Le proposte degli agriturismi regionali vedono una varietà di percorsi che si snodano nella pianura veneta, tra barchesse e corti rurali, così come itinerari sui colli padovani e trevigiani, tra ulivi e vigneti, e ancora cicloviaggi in riva all’Adige o sul Delta del Po, oppure in Lessinia e sulle Dolomiti. Gli agriturismi propongono pacchetti da vivere in modalità slow e in relax alla scoperta della natura e della cultura in Veneto, offrendo bici muscolari o a pedalata assistita, possibilità di escursioni che comprendono servizio di barca o traghetto per visitare Venezia o altre località lagunari, transfer privati con minibus munito di carrello per trasporto bici in caso di gruppi.