Obiettivo 300 megawatt
Dopo varie versioni uscite nei mesi scorsi abbiamo ora a disposizione il testo definitivo del decreto per l’incentivazione degli impianti agrivoltaici, mediante le risorse della specifica misura PNRR. Rispetto alla precedente impostazione, si rilevano diverse novità che recepiscono diverse istanze portate avanti dalla Confederazione in occasione della consultazione pubblica attivata dal MITE la scorsa estate.
Incentivi
Ciò a partire dal fatto che sarà possibile finanziare impianti di qualsiasi potenza (è stata eliminata la soglia minima di 300 KW) e viene previsto un contingente di potenza incentivabile pari complessivamente a 300 MW dedicato alle sole imprese agricole che realizzano impianti di potenza sino ad 1 MW. L’accesso agli incentivi per tali impianti avverrà a seguito di iscrizione ad appositi registri. Anche questa una novità importante del nuovo decreto (nella versione MITE previste solo aste).
Viene poi mantenuta la previsione di un incentivo composto da un contributo in conto capitale fino al 40% e da una tariffa incentivante applicata alla produzione di energia elettrica netta immessa in rete, con la novità che per impianti fino a 200 KW sarà possibile chiedere una tariffa onnicomprensiva cedendo, in questo, l’energia al GSE.
Il contributo in conto capitale, viene calcolato sulla base di costi ammissibili per KW installato, che vengono diversificati tra impianti fino a 300 KW (1.700 €/kW) ed impianti più grandi (1.500 €/kW). Anche questa è una novità a favore dei piccoli impianti. Nel decreto sono poi specificate le voci di costo ammissibili.
Caratteristiche degli impianti Agrivoltaici
Gli impianti finanziabili sono gli impianti agrivoltaici di natura sperimentale, che dovranno essere realizzati entro 18 mesi dall’assegnazione del contributo e comunque entro il 30 giugno 2026.
Il decreto chiarisce che sono tali, gli impianti che adottano congiuntamente:
- soluzioni integrate innovative con montaggio dei moduli elevati da terra, anche prevedendo la rotazione dei moduli stessi, comunque in modo da non compromettere la continuità delle attività di coltivazione agricola e pastorale, anche eventualmente consentendo l’applicazione di strumenti di agricoltura digitale e di precisione;
- sistemi di monitoraggio, sulla base di linee guida adottate dal Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria-CREA in collaborazione con il GSE (di cui si attende emanazione), che consentano di verificare l’impatto dell’installazione fotovoltaica sulle colture, il risparmio idrico, la produttività agricola per le diverse tipologie di colture, la continuità delle attività delle aziende agricole interessate. In aggiunta sarà monitorato lo stato il suolo, il microclima, la resilienza ai cambiamenti climatici, secondo modalità che verranno definite da GSE-CREA.
Documentazione richiesta
Per accedere al bando gli impianti dovranno garantire il rispetto dei seguenti requisiti:
- possesso del titolo abilitativo alla costruzione e all’esercizio dell’impianto;
- possesso del preventivo di connessione alla rete elettrica accettato in via definitiva;
- continuità dell’attività di coltivazione agricola e pastorale sottostante l’impianto;
- gli impianti sono di nuova costruzione e realizzati con componenti di nuova costruzione;
- sono conformi alle norme nazionali e unionali in materia di tutela ambientale, nonché al principio “non arrecare un danno significativo” di cui all’articolo 17 del regolamento (UE) 2020/852, come illustrato nelle regole operative di cui all’articolo 12;
- possesso di dichiarazione di un istituto bancario che attesti la capacità finanziaria ed economica del soggetto partecipante in relazione all’entità dell’intervento, tenuto conto della redditività attesa dall’intervento stesso e della capacità finanziaria ed economica del gruppo societario di appartenenza, ovvero, in alternativa, l’impegno del medesimo istituto a finanziare l’intervento.
Requisiti del sistema Agrivoltaico
Tali impianti dovranno garantire anche i seguenti requisiti del sistema agrivoltaico complessivo, quali:
- Superficie minima destinata all’attività agricola: (Stot): 𝑆𝑎𝑔𝑟𝑖𝑐𝑜𝑙𝑎 ≥ 0,7 ∙𝑆𝑡𝑜𝑡;
- Soluzioni costruttive integrate innovative: altezze minime da terra per colture (2.1 m) e zootecnia (1.3 m);
- Producibilità elettrica minima: 𝐹𝑉𝑎𝑔𝑟𝑖≥0,6 ∙𝐹𝑉𝑠𝑡𝑎𝑛𝑑𝑎𝑟𝑑.
Non sarà comunque possibile accedere agli incentivi per impianti i cui lavori risultassero avviati prima dell’iscrizione a registro/asta.
Incentivo tariffario
L’incentivo tariffario è erogato per venti anni ed è determinato a partire dalla tariffa di riferimento (vedi tabella allegata), per differenza con il prezzo di vendita dell’energia, ed assumerà la forma di una tariffa premio, fatto salvo il caso di tariffa onnicomprensiva per piccoli impianti. Per quest’ultimi la tariffa onnicomprensiva includerà il valore dell’energia oltre che l’incentivo.
A valle dell’entrata in vigore del decreto (la pubblicazione avverrà a seguito dell’approvazione di Bruxelles), saranno approvate le regole operative del GSE per l’accesso agli incentivi.