Con ordinanza n. 37 del 3 maggio 2022 il Presidente della Regione del Veneto ha dichiarato lo stato di crisi idrica e previsto delle misure rivolte a singoli cittadini, ma soprattutto ad aziende agricole, consorzi di bonifica e acquedotti, volte a limitare i consumi di acqua. L’ordinanza si è resa necessaria per fronteggiare il grave deficit idrico che si sta registrando nel territorio regionale.

La Regione, di fatto, ha preso atto della nota dall’Autorità di Bacino Distrettuale delle Alpi Orientali alla Regione del Veneto del 15.04.2022 quale è stata rilevata la presenza nel territorio di una condizione di deficit idrico generalizzato caratterizzato da: assenza di consistente risorsa nivale; deficit di precipitazione nel semestre settembre 2021 – febbraio 2022; portate delle maggiori aste fluviali con trend negativo; livello critico per il riempimento dei serbatoi del Bacino del Brenta (attualmente meno critico) e dei Bacini del Piave e dell’Adige; livello freatimetrico della pianura veneta generalmente molto inferiore alla media del periodo.

Otre allo stato di crisi l’Ordinanza della Regione raccomanda a tutti gli utilizzatori di acqua e, in particolare, agli operatori del settore agricoltura e a coloro che irrigano giardini e parchi, di utilizzare la risorsa acqua in modo estremamente parsimonioso, sostenibile ed efficace, limitandone il consumo al minimo indispensabile. La gestione parsimoniosa della risorsa idrica sia superficiale che sotterranea dovrà caratterizzare tutte le utenze irrigue autonome.

Stabilisce inoltre che nei bacini idrografici del Veneto le utenze irrigue dei Consorzi di bonifica, sia relative ad acque superficiali che sotterranee, dovranno essere gestite con parsimonia. In particolare al fine di assicurare la massima valorizzazione della risorsa idrica irrigua disponibile i Consorzi di bonifica daranno priorità al servizio irriguo nelle aree dotate di impianti a maggior efficienza irrigua, tenendo conto anche delle colture e della loro fase fenologica.

In particolare i Consorzi di bonifica dovranno attivare presso i propri consorziati campagne di sensibilizzazione per l’uso accorto della risorsa idrica orientate al soddisfacimento dei reali fabbisogni irrigui delle colture. Dove possibile dovrà essere raccomandato ed incentivato l’utilizzo di strumenti di consiglio irriguo (per esempio ricorrendo alla piattaforma denominata Irriframe) per supportare le aziende irrigue nella individuazione del preciso momento di intervento irriguo e nella valutazione del volume di adacquata, sulla base dei dati di bilancio idrico suolo/pianta/atmosfera.

Anche i gestori delle strutture acquedottistiche dovranno procedere alla più razionale gestione della risorsa Idropotabile.

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