Nonostante le difficoltà attuali, ci sono le premesse per rilanciare un sistema produttivo fondamentale per il nostro Paese. Governo e Parlamento hanno messo a punto un pacchetto di misure (#campolibero) importanti, dirette a dare un volano alla crescita e di cui attendiamo i provvedimenti attuativi.
Tuttavia, secondo Giordano Emo Capodilista, coordinatore di Agrinsieme Padova, “c’è da stare in guardia, perché la nuova legge di stabilità, di cui si è cominciato a discutere, potrebbe presentare delle brutte sorprese per le aziende agricole. Noi chiediamo che non freni la crescita di un settore che faticosamente cerca di uscire dalla crisi. Sarebbe contraddittorio tarpare le ali della ripresa con un’insostenibile pressione fiscale. Rigore e sviluppo vanno coniugati se vogliamo un’agricoltura di qualità, sostenibile e ambasciatrice del made in Italy nel mondo”. Sottolineiamo ancora una volta la difficile situazione del comparto, i cui “prezzi all’origine continuano a diminuire, registrando una riduzione del 4,81% (-6,9% per le coltivazioni) ad agosto 2014, rispetto ad agosto 2013. Considerando anche il calo dei consumi interni e gli effetti diretti ed indiretti dell’embargo russo, è necessario orientare le politiche commerciali sempre più sull’export e sulla competitività sui mercati nazionali ed internazionali. Il 2015 sarà l’anno dell’Expo e, ci auguriamo, possa essere un momento importante per la valorizzazione dell’agroalimentare Made in Italy”.
