Il Consiglio regionale del Veneto ha finalmente approvato il bilancio di previsione 2015 con 33 voti a favore e 17 contrari.

Il bilancio 2015 della Regione Veneto resta di 12 miliardi di euro. Sul fronte delle entrate, la riscossioni tributarie valgono 9 miliardi di euro, tra gettito Irap, addizionale Irpef (quella di base) e sul gas metano, compartecipazione al gettito Iva, bollo auto, ecotassa per i depositi in discarica, tasse universitarie e tasse sulle varie concessioni regionali. Mutui e operazioni creditizie garantiscono altri 2,3 miliardi, ai quali si aggiungono i 477 milioni di fondi comunitari e i 480 milioni previsti a seguito di alienazioni, riscossione di crediti, trasformazione di capitale e trasferimenti. Sul fronte della spesa i due terzi del bilancio sono dedicati alla sanità, che impegna 8,4 miliardi di euro, e al sociale. Le altre voci di spesa più significative sono la mobilità (841 milioni), la salvaguardia della laguna di Venezia (290 milioni), la tutela del territorio (156,5 milioni), la formazione e istruzione (192 milioni), il personale, attrezzature e sedi (223 milioni), gli organi istituzionali (Giunta e Consiglio insieme costano 66,6 milioni), le politiche per il lavoro e quelle per l’energia (circa 66 milioni di euro per ognuno dei due settori), l’agricoltura (77 milioni), le piccole e medie imprese (45 milioni di euro).

Nell’ultima seduta è stato aggiunto il maxiemendamento della Giunta: un articolo ‘monstre’ che stanzia 50 milioni di euro distribuiti a pioggia in una miriade di interventi locali e puntuali elencati in 11 pagine di allegato. Il tutto sotto il titolo “Interventi per il sostegno e la ripresa economica del Veneto”. Si conclude così la maratona di bilancio più lunga della storia della Regione Veneto, iniziata il 13 gennaio con la presentazione al Consiglio della manovra finanziaria proposta dalla Giunta e in discussione in aula dal 10 marzo scorso.