Oltre 800 persone hanno partecipato alla prima assemblea di Agrinsieme Veneto, che si è svolta a Padova lo scorso 24 Maggio presso l’Hotel Sheraton. Una grande affluenza di imprenditori che hanno visto nella nascita del nuovo coordinamento dell’agroalimentare veneto una possibile risposta alle tante difficoltà del settore agricolo. Dall’accesso al credito alla tutela dei prodotti “made in Veneto”, dalle difficoltà all'avvio di nuove iniziative imprenditoriali all'ostacolo della burocrazia. Questi e altri i temi posti al centro del dibattito a cui hanno partecipato le autorità presenti, dall'assessore regionale all'Agricoltura Manzato al presidente della Comagri del Parlamento europeo De Castro. Sono intervenuti anche il presidente ed il direttore generale di Confagricoltura Guidi e Mastrobuono, il presidente di Confcooperative Gardini (per Alleanze Cooperative), il vicepresidente di Cia Scanavino."Agrinsieme -ha detto il presidente della Confagricoltura regionale Bonaldi- mette al centro della sua attività le imprese e non gli interessi delle associazioni. Il coordinamento nel Veneto rappresenta una realtà imprenditoriale importante sotto il profilo economico ed occupazionale".
"La politica – ha detto Mario Guidi nel suo intervento – deve rimettersi in gioco, come ha fatto il mondo della rappresentanza agricola dando vita ad Agrinsieme. Il sodalizio è una scelta di concretezza; altrettanta concretezza deve dare la politica". "Qual è il Paese che vogliamo?", si è chiesto il presidente di Confagricoltura, parafrasando il titolo dell'incontro. "Un Paese migliore, che dia competitività alle sue imprese, come fanno, ad esempio, Francia e Germania. Il Paese che vogliamo è quello che crede nella formazione, nella ricerca, nell'innovazione per produrre meglio". Agrinsieme vanta nel Veneto numeri importanti: 50 mila imprese agricole, associate a Confagricoltura e Cia, e 400 cooperative agroalimentari che realizzano oltre 6 miliardi di fatturato.