Pratiche sleali nella filiera agricola: in arrivo la direttiva Ue

La Commissione Agricoltura del Parlamento europeo ha votato a netta maggioranza la direttiva contro le pratiche commerciali sleali nella filiera agroalimentare.

La direttiva getta le basi per rapporti di filiera chiari, leali e trasparenti.

Le nuove norme hanno infatti lo scopo di introdurre uno standard minimo comune europeo per contrastare le pratiche sleali degli acquirenti, essenzialmente centrali d’acquisto e catene di supermercati, nei confronti di fornitori, agricoltori e imprese della trasformazione alimentare. Con la direttiva, che passa ora al varo definitivo da parte del Parlamento europeo (previsto per il 22 ottobre), si dà lo stop alla cancellazione degli ordini all’ultimo momento, ai ritardi nei pagamenti ai fornitori, alle modifiche unilaterali dei contratti, ai mancati pagamenti ai fornitori per la merce invenduta, alle aste a doppio ribasso. Confagricoltura ha inoltre chiesto che nel testo venisse anche compreso il divieto assoluto delle vendite sottocosto.

La direttiva riguarderà non solo i prodotti alimentari ma tutti i prodotti agricoli e alimentari per includere settori come la floricoltura.

La proposta normativa approvata prevede anche il divieto di informazioni fuorvianti al consumatore, come sono quelle adottate in etichetta nel Regno Unito con il semaforo e in Francia con il ‘nutri-score’.
Sarà importante che l’intesa definitiva sul provvedimento possa essere raggiunta adesso in tempi brevi.