Nella giornata di ieri il TAR del Lazio non ha confermato la sospensione del Decreto IMU sui terreni montani del 28/11, che fissava il versamento per il 2014 entro la data del 26/1/2015. Tuttavia, la questione non finisce qui, perché c’è un ulteriore sospensione per il suddetto Decreto, sempre disposta dal TAR del Lazio, che si riunirà nuovamente il prossimo 4 febbraio (quindi solo successivamente alla data prevista per il versamento dell’imposta), per decidere sulla legittimità nel merito dello stesso Decreto, cioè sul criterio che stabiliva il versamento dell’imposta in base all’altitudine misurata al centro del Comune. Nei giorni scorsi il Governo aveva annunciato l’intenzione di emanare un Decreto con cui verranno cambiate le regole IMU per i terreni montani; sembra però che tale Decreto produrrà i propri effetti solo a partire dal 2015, e pertanto il 2014 rimarrebbe ancora incerto.
Al momento, le regole attuali rimangono a fortissimo rischio di bocciatura: un eventuale pagamento entro il 26/1, sulla base del criterio dell’altitudine misurata dal centro del Comune, finirebbe quindi per produrre con tutta probabilità un successivo obbligo di rimborso da parte del Comune. Siamo nella confusione assoluta, con la sola certezza che dovremo pagare, ma ancora non si sa né come né quando.
Si ricorda, tuttavia, che l’articolo 10, comma 3, dello Statuto dei diritti del contribuente dispone che le sanzioni non sono comunque irrogate quando la violazione dipende da ”obiettive condizioni di incertezza” sulla portata e sull’ambito di applicazione della norma. In questo caso, visto il totale caos normativo, appare ovvio che non debba essere applicata alcuna sanzione per il tardivo versamento.