A partire dal 6 marzo è possibile presentare domanda per ottenere il reddito di cittadinanza e i sussidi alle persone e alle famiglie in difficoltà economica.
Hanno diritto ai benefici coloro i quali hanno un valore dell’Isee inferiore a € 9.360.
Il beneficio è formato da due componenti:

  • un’integrazione del reddito familiare (fino ad un massimo di € 6.000 annui)
  • un contributo per l’affitto o il mutuo fino a € 3.360 annui pari a 280€ al mese per il reddito di cittadinanza (in caso di muto sulla prima casa il contributo sarà al massimo di €150 al mese).

L’importo complessivo totale che si potrà percepire non potrà comunque essere inferiore a € 480 annui.
Possono presentare domanda i cittadini sia italiani che stranieri che abbianoresidenza in Italia da almeno 10 anni di cui gli ultimi 2 in modo continuativo.
Per l’accesso al beneficio sono previsti inoltre i seguenti limiti di reddito del nucleo familiare:

  • patrimonio immobiliare non superiore ai 30.000€ annui (senza considerare la casa di abitazione):
  • patrimonio finanziario non superiore a 6.000€ (incrementabili in base alla composizione del nucleo familiare)

Sono esclusi i nuclei familiari in cui sono presenti soggetti che hanno presentano dimissioni volontarie negli ultimi 12 mesi dalla presentazione della domanda (escluse le dimissioni per giusta causa).
In caso di variazioni del nucleo familiare rispetto a quanto presente in Isee, è necessario presentare Dichiarazione Sostitutiva Unica aggiornata entro 2 mesi dalla variazione, pena la perdita del beneficio, e va presentata una nuova domanda di reddito di cittadinanza.
Il reddito è riconosciuto per 18 mesi rinnovabili di altri 18. Il beneficio decade in caso di:

  • mancata dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro;
  • mancata sottoscrizione del Patto per il lavoro oppure del patto per l’inclusione sociale;
  • mancata partecipazione alle iniziative formative o di riqualificazione:
  • mancata accettazione di tre offerte di lavoro congrue;
  • mancate comunicazioni previste in caso di variazioni di lavoro e/o nucleo familiare

Per presentare la domanda è possibile rivolgersi al Caf di Confagricoltura presso le sedi provinciali.

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