Bruxelles 26 febbraio 2024

Dieci punti per rimettere l’agricoltura al centro delle politiche europee

“Oggi siamo qui per presentare un documento programmatico alle istituzioni europee, a tutela della produttività e della competitività delle nostre imprese. Gli agricoltori europei soffrono il costo del denaro, i gravosi adempimenti legati alla Pac, una situazione geopolitica instabile. Serve una modifica profonda delle norme UE, serve multilateralismo, serve la salvaguardia dei prezzi per i produttori e i consumatori”, ha detto il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti all’Assemblea dei delegati provinciali e regionali tenutasi lo scorso 26 febbraio presso la sede delle associazioni agricole e della cooperazione Copa Cogeca di Bruxelles. L’agricoltura va rimessa al centro delle politiche europee e per contribuire all’obiettivo Confagricoltura ha presentato nel corso dell’importante riunione un corposo documento con dieci priorità.

  1. Nuovo allargamento dell’Unione Europea. Aumentare in termini reali il bilancio destinato all’agricoltura. rimodulare gli aiuti diretti della pac in funzione dell’evoluzione dei prezzi all’origine e della stabilità dei redditi.
  2. Cambiamento climatico. Varare il ‘terzo pilastro’ della pac per la gestione comune dei rischi e dei danni provocati dagli eventi climatici estremi. aumentare la dotazione finanziaria e rivedere le modalità di funzionamento della vigente riserva di crisi.
  3. Sicurezza alimentare. Sospendere l’entrata in vigore di alcuni provvedimenti discussi nel corso della legislatura in scadenza, in attesa delle conclusioni del dialogo strategico sul futuro dell’agricoltura promosso dalla Commissione europea. La sospensione deve riguardare le proposte di regolamento sul ripristino della natura e sulle emissioni industriali. Va anche rivista la ‘direttiva nitrati’ che risale al 1991.
  4. Riformulare la proposta sugli imballaggi e sui rifiuti da imballaggi secondo il principio della neutralità tecnologica e tenendo conto della specificità dei prodotti destinati all’alimentazione.
  5. Riforma della Pac. Eliminare gli obblighi relativi alla rotazione obbligatoria e alla destinazione non produttiva dei terreni. In via immediata, vanno sospese le sanzioni e aumentate le deroghe.
  6. Semplificazione amministrativa. Ridurre in misura incisiva gli adempimenti burocratici per gli aiuti diretti della pac e in particolare degli ecoschemi.
  7. Reciprocita’ e controlli sulle importazioni. Assicurare il rispetto delle regole dell’Unione in materia di sicurezza alimentare, biodiversità, tutela del lavoro e del benessere degli animali.
  8. Inserire grano e semi di girasole nella lista dei prodotti sensibili prevista nella proposta di regolamento riguardante la proroga della sospensione dei dazi sulle importazioni agroalimentari dall’ucraina.
  9. Moratoria sui crediti per migliorare la condizione di liquidità delle imprese. L’eccezionale aumento dei tassi ha coinciso, a partire dallo scorso anno, con la contrazione dei prezzi all’origine.
  10. Sostenere la diffusione delle innovazioni per la competitività delle imprese e per l’affermazione di processi produttivi sempre più sostenibili.

La presidente del consiglio Giorgia Meloni è intervenuta all’Assemblea di Confagricoltura con un videomessaggio con cui ha espresso pieno sostegno alle istanze del mondo agricolo: “Una battaglia decisiva è quella contro la concorrenza sleale dei prodotti che arrivano da nazioni terze che non rispettano le stesse regole sanitarie, ambientali e sociali che i nostri agricoltori e pescatori sono vincolati a rispettare. Credo che gli agricoltori abbiano tutto il diritto di far sentire la loro voce e chiedere quello che qualunque lavoratore chiede: il riconoscimento del giusto prezzo per il lavoro che svolge e un sistema di regole che difenda e sostenga quel lavoro”.