Contro lo smantellamento della Pac, per affermare il valore strategico dell’agricoltura nell’UE

Gli agricoltori europei, coordinati dal Copa (Comitato delle organizzazioni agricole europee), si preparano a dare  battaglia contro i piani UE per l’agricoltura. Confagricoltura e molte altre  Organizzazioni agricole dell’UE ritengono che si sia di fronte ad un vero e proprio smantellamento della PAC, che parte dal taglio del 20% delle risorse per approdare alla rinazionalizzazione della politica agricola, con il rischio di aumentare le disparità tra gli Stati membri.

Copa, l’organizzazione che rappresenta 22 milioni di agricoltori, già nel maggio scorso aveva lanciato un avvertimento categorico in occasione delle conferenze sul bilancio UE: «Senza un bilancio protetto e dedicato all’agricoltura, la politica agricola dell’UE potrebbe crollare come un castello di carte». Le preoccupazioni vertono sul rischio che il Fondo Europeo Agricolo di Garanzia (FEAGA) e il Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (FEASR), pilastri della PAC, vengano compromessi a favore di altre priorità.

Confagricoltura ha indicato dieci «linee rosse» che rendono inaccettabili le proposte di riforma, riassumendo chiaramente i timori della filiera. Tra i punti critici spiccano la richiesta di una «netta inversione di tendenza» rispetto ai tagli sul bilancio agricolo, la necessità di garantire prezzi remunerativi per i produttori, la semplificazione burocratica e la ferma opposizione a qualsiasi ipotesi di «rinazionalizzazione» della Pac.

Tutte le associazioni agricole europee insistono per un cambio di rotta che riconosca il ruolo strategico dell’agricoltura per la sicurezza alimentare e per la gestione del territorio, chiedendo una maggiore attenzione alla specificità della filiera.

L’attuale dibattito sulla PAC post-2027 va oltre la protesta per il taglio dei fondi. È una sfida politica che mette in luce la frustrazione di un settore che si sente schiacciato tra costi crescenti e la pressione delle importazioni che non rispettano gli stessi standard di qualità e produzione europei. Le protesta che Copa sta organizzando il prossimo 18 dicembre a Bruxelles con tutte le organizzazioni agricole europee, rappresenta un monito inequivocabile ai leader di Bruxelles: un futuro sostenibile per l’Europa non può prescindere da un’agricoltura vitale e adeguatamente tutelata.