Con il voto favorevole dell’Assemblea plenaria del Parlamento europeo del 23 novembre è giunto ai passaggi conclusivi il processo di riforma della PAC. Dopo l’intesa raggiunta
lo scorso giugno tra Parlamento europeo, Consiglio e Commissione, sono stati approvati tre regolamenti che, dopo un passaggio formale a livello di Consiglio previsto il 2 dicembre, verranno pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea il prossimo 6 dicembre. Subito dopo la Commissione adotterà gli atti delegati, vale a dire la legislazione secondaria di applicazione della riforma.
Come abbiamo già scritto, agli agricoltori viene chiesto un maggiore impegno per la sostenibilità ambientale ma con risorse finanziarie in diminuzione. Per l’agricoltura italiana, fino al 2026, il taglio ammonta al 15% in termini reali rispetto al periodo di programmazione chiuso lo scorso anno. Inoltre è mancata una sostanziale ed effettiva semplificazione delle regole a vantaggio degli agricoltori e delle amministrazioni pubbliche. L’attenzione è ora rivolta alla messa a punto dei “programmi strategici nazionali” per l’applicazione della nuova PAC che gli Stati membri devono inviare alla Commissione europea entro dicembre. Confagricoltura ha proposto al Ministero e alle Regioni di concentrare le risorse finanziarie sull’agricoltura professionale che produce per il mercato e crea occupazione. Attenzione va inoltre rivolta alla zootecnia e ai settori maggiormente in difficoltà per il forte incremento dei costi delle materie prime.