Approvato il Piano contro il caporalato

Il 20 febbraio, presso il Ministero del Lavoro, è stato approvato il Piano triennale di contrasto al caporalato che ha visto il coinvolgimento anche del Ministero delle Politiche agricole.
Il Piano, partendo da una mappatura dei territori e dei fabbisogni di manodopera agricola, affianca interventi emergenziali e interventi di sistema o di lungo periodo, seguendo 4 assi strategici: prevenzione; vigilanza e contrasto; protezione e assistenza; reintegrazione socio-lavorativa.
Questi assi saranno declinati in 10 azioni, considerate prioritarie, che vanno da un sistema informativo con il calendario delle colture e dei fabbisogni di manodopera definiti per area e per stagionalità a interventi strutturali che prevedano investimenti in innovazione e valorizzazione dei prodotti e l’efficienza del mercato dei prodotti agricoli. Uno degli obiettivi principali del piano è la pianificazione dei flussi di manodopera e il miglioramento dell’efficacia e della gamma dei servizi per l’incontro tra la domanda e l’offerta (CPI) di lavoro agricolo.
Importante sarà il rafforzamento della Rete del lavoro agricolo di qualità, l’espansione del numero delle imprese aderenti (attualmente fermo a quota 3.500) e l’introduzione di misure per la certificazione dei prodotti che diano rilevanza anche alla trasparenza lungo il processo produttivo e alle condizioni di lavoro del mercato del lavoro agricolo.
Particolare attenzione nel piano è posta a due aspetti: l’alloggio e il trasporto dei lavoratori.
Sarà inoltre attuata una campagna di sensibilizzazione sullo sfruttamento lavorativo. e un rafforzamento delle attività di vigilanza e contrasto allo sfruttamento lavorativo. Questa strategia contro il caporalato sarà finanziata con uno stanziamento di 88 milioni.