Diverse aziende agricole, soprattutto dei settori agrituristico e florovivaistico, ci chiedono di attivare la cassa integrazione per i loro lavoratori in quanto la crisi sanitaria in atto ha ridotto in misura più o meno rilevante l’attività produttiva. A seguito della pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del cosiddetto “decreto cura Italia”, che ha completato il quadro normativo relativo agli ammortizzatori sociali, riepiloghiamo le misure ordinarie e straordinarie che possono essere attivate dai datori di lavoro che operano nell’ambito agricolo. Naturalmente gli uffici provinciali di Confagricoltura sono a disposizione per fornire alle aziende interessate tutte le informazioni necessarie e ad assisterle nella presentazione delle richieste.

Cassa integrazione salari (CISOA)

Anzitutto ricordiamo che nel settore agricolo è prevista la cassa integrazione salari (CISOA) per gli operai agricoli a tempo indeterminato che abbiano lavorato almeno 180 giorni nell’anno e per gli impiegati agricoli. Tale misura può essere attivata anche in caso di riduzione o sospensione dell’attività agricola a causa dell’emergenza sanitaria in atto. Una circolare operativa dell’Inps prevederà la causale “emergenza COVID-19” e durata massima di 9 settimane anche per la CISOA. Confagricoltura ha chiesto la semplificazione delle procedure e il pagamento diretto della retribuzione da parte dell’Inps. Ci sarà tempo 120 giorni per presentare le domande.

Cassa integrazione in deroga

Il decreto legge cura Italia riconosce il ricorso fino a nove settimane di cassa integrazione in deroga (Cigd) per i datori di lavoro del settore privato (compresi quello agricolo e della pesca) privi degli ammortizzatori sociali previsti in costanza di rapporto di lavoro. La norma estende la tutela del reddito al personale delle aziende che occupano fino a cinque dipendenti, tranne quelli del lavoro domestico. I lavoratori devo essere in forza alla data del 23 febbraio 2020. A disposizione ci sono 3,2 miliardi di euro. Per attivare la Cassa integrazione in deroga è necessario un accordo con le organizzazioni sindacali più rappresentative a livello nazionale che dovrebbe essere sottoscritto nei prossimi giorni.

Proroga del termine di presentazione delle domande di disoccupazione agricola

In considerazione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, per gli operai agricoli a tempo determinato e indeterminato il termine per la presentazione delle domande di disoccupazione agricola è prorogato, solo per le domande non già presentate in competenza 2019, al giorno 1° giugno 2020.