E’ un grido di scontenti e di delusione quello che si alza da mesi tra gli operatori agrituristici della provincia di Padova in merito alla nuova normativa agrituristica emanata dalla Regione. Confagricoltura e Agriturist hanno cercato di accogliere e veicolare tali scontenti convocando un importante incontro tra operatori agrituristici e funzionari delle pubbliche amministrazioni che si è tenuto lunedi 30 settembre presso la nostra sede. I relatori, Luisa De Marchi Presidente Agriturist Padova e il dr. David Nicoli Presidente Agriturist Veneto hanno presentato all’affolata sala il dr. Renato Francescon, funzionario del settore agriturismo della Regione Veneto,  e il dr. Renato Ferroli, funzionario del settore agricoltura della provincia di Padova.

L’incontro con i funzionari di Regione e Provincia era da tempo atteso dagli operatori padovani al fine di comprendere a fondo non tanto le motivazioni della normativa, di cui i funzionari pubblici non sono che esecutori, ma come essa verrà applicata nei prossimi mesi e che cosa comporterà.

Tra le questioni sollevate durante l’incontro, su una in particolare Agriturist è riuscita ad ottenere un importante risultato. Infatti, in merito ad uno dei tanti obblighi burocratici a cui sono sottoposti gli agriturismi, ovvero la comunicazione alla Provincia dei prezzi massimi per le aziende che offrono ospitalità, al termine dell’accesa discussione sul perché la categoria “agriturismo” sia rimasta l’unica nell’intero comparto turistico veneto a dovere soggiacere a questa incombenza burocratica, la promessa del funzionario regionale è stata la sicura rimozione di quest’obbligo già a partire dall’anno prossimo.

Si tratta di un risultato significativo segno che nonostante l’apparente incapacità del mondo politico e della burocrazia di rapportarsi con la realtà, valutando le ricadute che norme e regolamenti hanno sullo sviluppo economico, ci sia ancora un margine di azione affinché si comprenda e si valorizzi l’enorme potenziale del settore agrituristico e delle aziende che lo compongono.