La Regione ha chiesto al Ministero delle politiche agricole lo stato di eccezionalità per i danni provocati alle coltivazioni dalla cimice asiatica su quasi 500 comuni del Veneto. Ciò consentirà alle aziende agricole che hanno subito danni superiori al 30% della produzione di accedere alle risorse del Fondo di solidarietà nazionale, incrementate allo scopo di 40 milioni di euro con la legge di bilancio del 2020. L’assessore all’Agricoltura, Giuseppe Pan, ha ricordato che: «Nel corso del 2019 le coltivazioni della Regione, come peraltro in altre aree della pianura padana, hanno subito ingenti danni derivati dagli attacchi di “Halymorpha halys” (la cimice asiatica), in particolare le colture frutticole come pesco, nettarine, pero, melo, noce, actinidia e altri frutti. La sua forte capacità di attacco e di infestazione è derivata principalmente dalla assenza di antagonisti, dalla grande varietà di alimenti di cui si nutre, capacità di movimento e dalla resistenza ai trattamenti antiparassitari». Si stima un danno complessivo di 160 milioni di euro per tutto il territorio regionale. Dall’elenco sono stati esclusi i comuni privi delle coltivazioni maggiormente colpite, nei quali è stato stimato un danno inferiore al 30% della produzione lorda vendibile.