Confagricoltura sostiene il sistema di etichettatura “Nutrinform”. Lo ha ribadito Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura e vicepresidente del Comitato delle Organizzazioni agricole europee (Copa), nel suo intervento all’European Food Forum (EFF), meeting dedicato al tema dei sistemi di etichettatura degli alimenti sulla parte anteriore della confezione (Front of Package – FoP).

Il Reg. (CE) n. 1169/2011 stabilisce che alcuni particolari della dichiarazione nutrizionale obbligatoria sugli alimenti preimballati possano essere ripetuti sulla parte anteriore della confezione, obiettivo rilanciato nella strategia Farm to Fork. Le istituzioni comunitarie ora dovranno scegliere quale sistema di etichettatura FoP andrà implementato a livello europeo.

“Appoggiamo e sosteniamo l’etichetta a batteria proposta dall’Italia (‘Nutrinform Battery’), l’unica pienamente conforme alle disposizioni comunitarie – ha detto Massimiliano Giansanti -. Il Nutrinform è stato sviluppato da qualificati istituti di ricerca nazionali (CREA e ISS) con la collaborazione dell’intera filiera agroalimentare, compresi i rappresentanti dei consumatori. Le posizioni di Confagricoltura e Copa sono convergenti sul No al Nutriscore e sul sostenere i principi ispiratori della proposta italiana di etichettatura”.

Giansanti ha criticato l’utilizzo esclusivo nel Nutriscore dello standard di 100gr per valutare i valori nutrizionali di un prodotto. Dal momento che normalmente i prodotti vengono consumati in quantità maggiori o minori si finisce per fuorviare i consumatori.

L’etichetta a batteria fornisce tutti i valori relativi ad una singola porzione consumata. All’interno del simbolo ‘batteria’ è presente la percentuale di energia, grassi, grassi saturi, zuccheri e sale apportati dalla singola porzione rispetto alla dose giornaliera consigliata. La parte carica della batteria rappresenta graficamente la percentuale di energia o nutrienti contenuti in una singola porzione, permettendo così di quantificarla visivamente. In tal modo il consumatore, senza fare complicati calcoli, potrà valutare quante porzioni può consumare in quel giorno. I sistemi di codifica a colori (come il Semaforo o il Nutriscore) invece discriminano alcune categorie di prodotti alimentari in quanto fondamentalmente fanno una distinzione tra buono o cattivo in modo discutibile.