L’iter parlamentare di conversione in legge del Decreto Rilancio, attualmente ancora in corso, ha portato all’inserimento di alcune misure di rilievo per il settore agricolo e della pesca.

Alle aziende con lavoratori dipendenti sono stati destinati risorse per 426 milioni di euro, che saranno utilizzati per esoneri di contributivi previdenziali relativi ai primi sei mesi del 2020. La misura interesserà i settori maggiormente colpiti dalle conseguenze economiche della pandemia da COVID-19 come l’agriturismo, il florovivaismo, il vitivinicolo, il settore apistico, dell’allevamento, della pesca e dell’acquacoltura.

Ai settori della zootecnia in crisi sono destinati 90 milioni di euro per alimentare un fondo emergenziale che interesserà le filiere suinicola, del vitello da carne, cunicola, caprina. Inoltre 30 milioni di euro dovrebbero rifinanziare il prestito cambiario a tasso zero di ISMEA, altri 30 milioni sono destinati alle aziende ortofrutticole danneggiate dalla cimice asiatica e, infine, altri 10 milioni sono stanziati per le gelate occorse dal 24 marzo al 3 aprile 2020. Riprendendo e migliorando quanto previsto nella Legge di Bilancio 2020 sono concessi aiuti fino a 100.000 euro, nel limite dell’80% delle spese ammissibili, per il finanziamento di processi produttivi innovativi volti ad un’agricoltura di precisione o alla tracciabilità dei prodotti con tecnologie blockchain.