Giornata Mondiale dell’Ape: riconoscerne il ruolo essenziale

Il 20 maggio si è celebrata la Giornata Mondiale dell’Ape.

Il presidente della FAI-Federazione Apicoltori Italiani, Raffaele Cirone, ha ricordato come questa celebrazione globale rappresenti l’occasione per riflettere sulle potenzialità dell’apicoltura, da anni in crisi per il continuo ridursi delle produzioni di miele, ma sempre più essenziale per l’insostituibile funzione impollinatrice che le api sono chiamate a svolgere negli ambienti rurali, naturali e urbani.

Gli apicoltori censiti in Italia sono circa 60.000, detengono un patrimonio di alveari in continua crescita che, nonostante le numerose avversità, nel 2019 ha raggiunto 1.800.000 alveari, capaci di generare 2 miliardi di Euro di valore della produzione delle colture di interesse agro-alimentare e dei servizi eco-sistemici.

Difendere le api, e con loro tutti gli insetti impollinatori, è molto importante perché la loro sopravvivenza è in pericolo e con loro rischiamo di perdere tutti i benefici che apportano alla nostra vita e all’ambiente.

Le cause che mettono in pericolo le api sono varie: l’uso massiccio e irregolare di antiparassitari e prodotti chimici di varia natura che hanno un forte impatto anche sugli impollinatori, la continua urbanizzazione e cementificazione, la riforestazione legata all’abbandono delle aree rurali e il cambiamento climatico. La Giornata Mondiale delle Api, rimarcano Confagricoltura e FAI, sia dunque momento utile a far conoscere l’essenziale ruolo delle api nel preservare ecosistemi rurali ed urbani: anche lo spargimento di semi di fiori utili alla produzione di nettare e polline, fonti di sopravvivenza dell’ape, è un atto concreto e capace di salvare la sentinella dell’ambiente in cui viviamo.