Il migliorato quadro epidemiologico ha portato la Direzione Generale della Sanità Animale (DGGSAF) ad emanare il sesto dispositivo dirigenziale che revoca anche l’ultima Zona di Ulteriore Restrizione del 31 marzo e nel contempo dispone ulteriori misure di controllo e sorveglianza. In Veneto e in Lombardia si mantiene l’accasamento per aree omogenee, come individuate dalle rispettive autorità regionali. Confermate anche le misure di sorveglianza e di riduzione del rischio nelle regioni a rischio di cui all’allegato A del DM 14 marzo 2018 dove è sospeso ogni utilizzo dei richiami vivi dei volatili appartenenti agli ordini degli Anseriformi e Caradriformi. I suddetti animali devono rimanere presso il luogo di utilizzo e non essere spostati per alcun motivo se non previa autorizzazione e verifica da parte del Servizio veterinario competente per territorio nel 5 rispetto di quanto previsto in materia di biosicurezza. È sospeso il rilascio per il ripopolamento di selvaggina da penna nelle zone a rischio B definite nell’Accordo Stato Regioni rep. 125 del 25 luglio 2019.