PM10: nuovo accordo per la riduzione, allevamenti sotto tiro

Il prossimo 9 giugno, in occasione del G7 Ambiente di Bologna, nell’ambito della riduzione delle emissioni in atmosfera, verrà firmato un nuovo protocollo tra il Ministero dell’Ambiente e le Regioni interessate da superamenti dei livelli di PM10 (sostanzialmente le regioni del Bacino Padano).

Tale protocollo integrerà il precedente accordo del 2013, il quale aveva portato alla realizzazione delle linee guida per la riduzione delle emissioni di ammoniaca nei settori agricolo e zootecnico (anno 2016), e che non è ancora stato recepito a livello regionale.

Questo nuovo accordo è ritenuto necessario perché le criticità legate al persistere delle concentrazioni di PM10 (di cui l’ammoniaca è uno dei precursori) che la Commissione aveva già individuato sussistere nella pianura padana non sono state ancora risolte.

L’Italia risulta lo Stato membro più colpito in termini di mortalità connessa al particolato e necessita di misure urgenti per ridurre tali emissioni, connesse principalmente al consumo di energia elettrica, al riscaldamento, ai trasporti, all’industria e all’agricoltura.

Se l’Italia non si attiverà entro due mesi, la Commissione potrà deferire nuovamente l’Italia alla Corte di giustizia dell’UE.

A proposito di emissioni, sta per partire inoltre il progetto “Prepair”, finanziato dall’Unione Europea, che promuove stili di vita, di produzione e di consumo più sostenibili, cioè capaci di incidere sulla riduzione delle emissioni; per farlo, il piano individua specifiche azioni di sensibilizzazione e divulgazione rivolte ad operatori pubblici, privati e alle comunità locali.

I settori di intervento sono: trasporto di merci e passeggeri, efficienza energetica, combustione di biomasse per uso domestico e agricoltura.

Confagricoltura sta seguendo gli sviluppi di questo progetto.