E’ pronto (ma in attesa di essere approvato dalla conferenza Stato Regioni) il decreto Mipaaf sulla vendemmia verde, misura prevista dall’articolo 223 del decreto “Rilancio” . Prevede un budget di 100 milioni di euro a favore dei produttori che riducono volontariamente la produzione di uve destinate alla produzione di vini a DOP e IGP mediante la rimozione parziale dei grappoli non ancora giunti a maturazione. Dal punto di vista agronomico la pratica ha l’obiettivo di migliorare della qualità del prodotto.

Per beneficiare dell’aiuto devono essere rispettate le seguenti condizioni:

  1. la riduzione della produzione delle uve destinate a vini DOP e IGP non può essere inferiore al 15% e superiore al 20% rispetto alla resa media aziendale delle quantità prodotte negli ultimi 5 anni;
  2. nelle superfici vitate aziendali destinate alla produzione di vini comuni, la resa produttiva non deve aumentare  rispetto alla resa media aziendale regionale

L’aiuto per la vendemmia verde è fissato con i seguenti importi massimi:

  • Uve destinate a vini ad Indicazione Geografica Tipica (IGT): 400 €/Ha;
  • Uve destinate a vini a Denominazione di Origine Controllata (DOC): 700 €/Ha con resa inferiore a 130 q.li/Ha; 600 €/Ha con resa superiore a 130 q.li/Ha;
  • Uve destinate a vini a Denominazione di Origine Controllata Garantita (DOCG): 900 €/Ha con resa inferiore a 100 q.li/Ha; 800 €/Ha con resa superiore a 100 q.li/Ha.

Per beneficiare dell’aiuto, il produttore presenta la domanda, in modalità telematica, all’OP entro il 31 luglio 2020. Nel caso caso in cui le richieste di aiuto superno la disponibilità finanziaria verrà applicato un criterio di selezione a livello nazionale che -nella bozza di decreto diffusa- prevede la priorità per domande che prevedono maggiore riduzione della produzione rispetto al valore minimo e, successivamente, vengono privilegiate le uve di maggiore valore. E’ utile dire che tali criteri di selezione sono oggetto di discussione.