Il Parlamento Ue ha eliminato i riferimenti al legame tra il consumo d’alcol e i tumori contenuto nel Rapporto della Commissione speciale del Parlamento europeo per la lotta contro il cancro (BECA) sul rafforzamento delle strategie dell’Europa nel combattere la malattia.

In particolare, il settore vitivinicolo contestava l’introduzione di una etichetta per le bevande alcoliche sul modello di quanto avviene già occhi per le sigarette, ossia con delle avvertenze sui rischi per la salute. Inoltre veniva vietata la sponsorizzazione totale dell’alcol in relazione alle attività sportive.

“È stata riconosciuta più appropriata la linea dell’approccio moderato. Auspichiamo che ora si possa continuare a lavorare insieme per la lotta contro il cancro senza demonizzare il consumo consapevole di vino e delle altre bevande alcoliche”. Questo il primo commento di Confagricoltura e delle organizzazioni della filiera vitivinicola italiana (Alleanza delle Cooperative Italiane – agroalimentare, Assoenologi, Federvini, Federdoc, Unione Italiana Vini).

Le Organizzazioni ricordano che il Rapporto BECA, pur contenendo elementi importanti nella strategia di lotta al cancro e di accesso alle cure, aveva un approccio antiscientifico in relazione al consumo di alcol, non distinguendo tra uso moderato e abuso. Seguendo tale approccio, si sarebbe unicamente penalizzato pesantemente un intero settore economico che rappresenta invece un’eccellenza per qualità della produzione, storia, cultura, ed è volano di sviluppo di turismo e occupazione.

Cancellato quindi dal testo ogni riferimento ad avvertenze sanitarie in etichetta, viene introdotto solo un invito a migliorare l’etichettatura delle bevande alcoliche con l’inclusione di corrette informazioni al consumatore su un consumo moderato e responsabile di alcool. La filiera del vino italiano ringrazia i parlamentari che hanno recepito le preoccupazioni del settore vitivinicolo e lavorato con convinzione alla stesura e alla presentazione degli emendamenti poi votati in aula.