La bozza di decreto legge sul clima allo studio del nuovo governo contiene elementi di grande interesse finalizzati a contrastare i cambiamenti climatici e promuovere l’economia verde, ma anche alcuni aspetti che meritano maggiore approfondimento.
“Bene quindi la conferma del bonus verde anche per gli anni 2020-2021 – afferma il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti – poiché si dà così continuità a uno strumento, già operativo nel 2018 e nel 2019, che ha permesso di far crescere il verde privato, in giardini, terrazzi e balconi, con un positivo effetto a favore delle imprese vivaistiche e della manutenzione del verde, ma anche dell’ecosistema e del contrasto dei cambiamenti climatici. La proroga della misura è una buona notizia in linea con la richiesta che Confagricoltura ha da sempre sostenuto; andrebbe tuttavia rafforzata la portata del provvedimento – continua Giansanti – aumentando il massimale di spesa ammissibile e la percentuale di detrazione, come già richiesto da C
Confagricoltura giudica positivamente anche il programma sperimentale di messa a dimora di alberi, di reimpianto e di silvicoltura, finalizzato ad adottare misure urgenti per l’adattamento climatico nelle città metropolitane e migliorare la qualità dell’aria.
Anche l’obiettivo di prevedere incentivi in favore delle micro, piccole e medie imprese che operano nel settore delle energie rinnovabili e dell’agriturismo nei parchi nazionali – ad avviso di Confagricoltura – è un intervento importante per rafforzare la presenza delle imprese agricole attive in queste aree.
“Siamo critici sulla riduzione degli incentivi ai carburanti agricoli, – aggiunge Giansanti – poiché occorre prevedere una gradualità collegata all’effettiva disponibilità di soluzioni tecnologiche alternative, soprattutto in riferimento alla meccanizzazione agricola. Se non si agisce con oculatezza c’è il rischio di penalizzare fortemente il settore primario”.
“Contemporaneamente – conclude il presidente di Confagricoltura – occorre avviare un percorso che permetta di sviluppare concretamente la produzione di biocarburanti avanzati, e in particolare del biometano. In questa direzione il nuovo provvedimento deve essere l’occasione per superare alcune criticità che frenano la crescita dell’agricoltura italiana”.