Il coordinamento nazionale di Agrinsieme, su sollecitazione di Confagricoltura, ha scritto ai Ministri dell’Agricoltura Bellanova, dell’Economia Gualtieri e al Direttore dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, chiedendo l’esclusione dalle nuove disposizioni in materia di accisa (denuncia e registro di carico e scarico) per i depositi e distributori di carburante agevolato ad uso agricolo.

La modifica ha introdotto per i depositi di capacità superiore a 10 mc e per i distributori automatici di capacità superiore a 5 mc l’obbligo di denuncia e la tenuta del registro di carico e scarico a partire dal 1 aprile 2020. Le criticità che sottendono queste nuove disposizioni per il settore agricolo sono principalmente riferite al fatto che non è stato tenuto in considerazione:

  • quanto già previsto nel D.M. 454/2001 che detta regole e procedure per l’assegnazione di carburante agevolato da parte delle imprese agricole, tra cui la contabilizzazione del carburante assegnato;
  • le disposizioni specifiche per il settore agricolo in materia di prevenzione incendi che prevede la soglia dei 6 mc per l’esonero dalla SCIA. Esonero che verrebbe meno con la procedura per effettuare la denuncia del deposito.

Per tali motivi, dopo aver promosso e sostenuto alcuni emendamenti in sede di conversione del decreto legge Milleproroghe, si è deciso di intervenire sui Ministri al fine di sensibilizzare su questo problema che interessa un numero elevato di operatori agricoli ed agromeccanici, che dovranno sostenere ulteriori adempimenti burocratici con i relativi costi, a fronte di una normativa di settore che già prevede specifiche disposizioni sulle verifiche e sui controlli. Al contempo è stato presentato un ordine del giorno diretto ad impegnare il Governo ad escludere gli oli minerali impiegati nelle lavorazioni agricole dalle nuove norme.