Ritorsioni Usa-Cina sui dazi e conseguenze sui mercati europei

Aumentano le preoccupazioni di Confagricoltura per le crescenti tensioni commerciali in atto. “Va presa in considerazione la possibilità di attivare la clausola di salvaguardia prevista dall’Organizzazione mondiale del commercio (WTO), per contrastare anomali afflussi di prodotti sul mercato dell’Unione Europea”. È quanto sostiene il presidente Massimiliano Giansanti a proposito delle misure annunciate dalla Cina, quali ritorsioni nel settore agroalimentare per i dazi imposti dagli Stati Uniti.
Per ora le ritorsioni riguardano le importazioni dagli USA di carni suine, frutta e vini, ma occorre ricordare che l’export americano sul mercato cinese ammonta a più di 20 miliardi di dollari l’anno. Vale a dire il 15% sul totale.
L’auspicio di Confagricoltura è che venga trovata una soluzione, perché alla luce di questo quadro e delle cifre in ballo la guerra commerciale Usa-Cina potrebbe avere un forte impatto sui normali flussi commerciali a livello internazionale. Ecco perché potrebbe essere necessaria l’attivazione della clausola di salvaguardia a livello europeo.
Confagricoltura sottolinea come i problemi non riguardino solo l’interscambio agroalimentare tra gli Usa e la Cina. Secondo i dati diffusi dalla nostra associazione degli agricoltori americani (American Farm Bureau), nonostante le esenzioni annunciate nei giorni scorsi, i dazi interesserebbero una lunga lista di Paesi che esportano acciaio e alluminio negli Stati Uniti e verso i quali è destinata circa la metà delle esportazioni USA di prodotti agroalimentari.