Temperature sottozero e gravi danni per le colture in tutto il Veneto. Quello che si temeva è accaduto. La coda invernale, dopo le temperature miti dei giorni scorsi, è arrivata mercoledì notte, facendo scendere la temperatura tra 0 e -2 gradi e provocando la formazione della brina.
Le gelate, sia pur con intensità diverse, hanno interessato diverse aree di tutte le provincie del Veneto e a subirne i danni maggiori sono stati i vigneti, i frutteti, le orticole e in qualche caso anche il mais. Tra l’altro il caldo anticipato delle settimane precedenti aveva favorito lo sviluppo della vegetazione rendendo le piante più vulnerabili.
“Le nostre aziende si trovano ormai ad affrontare emergenze continue», allarga le braccia Giordano Emo Capodilista, presidente di Confagricoltura Padova. «Da mesi siamo nella morsa della siccità, che sta mettendo in grave sofferenza seminativi e orticole, costringendoci a ricorrere all’irrigazione anticipata, con conseguenze pesanti su bilanci già provati dalla crisi di questi anni. Il gelo è una mazzata, che rischia di mandare all’aria la stagione a centinaia di aziende agricole. Tra l’altro molti agricoltori si erano assicurati per la grandine, ma non per il gelo, ritenendo l’inverno ormai finito. Un momento davvero difficile».