Confagricoltura chiude il Vinitaly consolidando la
propria posizione di interlocutore economico centrale per il settore enologico
e l’agroalimentare. L’edizione di quest’anno è stata caratterizzata dalla massiccia
presenza di politici ai quali l’associazione ha chiesto di rafforzare
ulteriormente la posizione di leader dell’Italia vitivinicola. Con oltre
300mila aziende e un valore dell’export che supera i 6 miliardi, il vino
italiano merita un nuovo disegno di promozione internazionale in cui l’immagine
del vigneto Italia sia maggiormente identificabile. Sono i concetti emersi con frequenza
negli incontri tra il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti e il
premier Giuseppe Conte, i vice Matteo Salvini e Luigi Di Maio, la presidente
del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, il ministro delle Politiche
Agricole Gian Marco Centinaio, la presidente di Fratelli d’Italia Giorgia
Meloni e il segretario del PD Nicola Zingaretti, oltre alle Commissioni
Agricoltura della Camera e del Senato e altri numerosi esponenti politici
nazionali e regionali in visita al nostro stand.
Lo spazio di Confagricoltura si è distinto per eleganza e vivacità, con un
fitto calendario di degustazioni dedicate alle eccellenze enogastronomiche dei
territori. Picchi di presenze si sono registrate per i VIP ospiti di
Confagricoltura: il campione del mondo di calcio Paolo Rossi, il più vittorioso
discesista italiano della Coppa del mondo di sci Kristian Ghedina, il campione
di ciclismo Francesco Moser, il commissario tecnico della nazionale di rugby Conor
O’Shea e il dirigente della Federazione Italiana Rugby Carlo Checchinato.
Parallela all’attività di accoglienza e degustazione, Confagricoltura al
Vinitaly ha dato spazio ad approfondimenti tecnici di attualità per il comparto
vitivinicolo con esperti del Mipaaft e della Commissione Europea, insieme a Nomisma,
Wine Monitor e Crédit Agricole; ha presentato la partnership con l’Associazione
Dimore Storiche Italiane, ha lanciato con Reale Mutua il contest dedicato alle
etichette d’artista e illustrato i programmi di formazione curati da Enapra per
gli addetti delle imprese vinicole.
“Si chiude un grande Vinitaly per noi e per le nostre aziende – ha commentato
il presidente Giansanti – Ora lavoriamo per la crescita e la competitività del
settore, puntando su export e innovazione, fondamentali per tutto il nostro
agroalimentare”.
