Il Presidente di Confagricoltura incontra il Commissario UE all’agricoltura Wojciechiwski

Il Consiglio Europeo della scorsa settimana ha aperto la strada per una proroga del Temporary Framework (Quadro temporaneo di crisi e transizione per gli aiuti di Stato a seguito dell’aggressione della Russia all’Ucraina), sollecitata dall’Italia e cruciale per garantire liquidità alle imprese. Confagricoltura ha sostenuto con decisione questo orientamento pertanto auspica che si proceda celermente nella messa appunto degli strumenti necessari.

In questo quadro, si aggiunge in termini positivi la decisione di sospendere le procedure di approvazione della Legge sul Ripristino della natura. È un segnale che evidenzia come le scelte debbano essere ponderate e prese sulla base del reale impatto che avranno sull’ambiente e sui settori. Il testo concordato, infatti, secondo Confagricoltura, avrebbe comportato tagli al potenziale produttivo e aumento dei vincoli alle opere di adeguamento al cambiamento climatico. Infine un plauso va anche ai dazi straordinari su cereali, semi oleosi e prodotti derivati da Russia e Bielorussia.

Un vertice più che positivo per l’agricoltura. Per questo Confagricoltura ringraziato la Premier Giorgia Meloni, il ministro Francesco Lollobrigida e il ministro Raffaele Fitto per l’attenzione data alle richieste degli agricoltori e il contributo concreto dimostrato.

Massimiliano Giansanti, nella sua veste di primo vicepresidente del Copa, insieme alla presidente del Copa-Cogeca, Christiane Lambert, ha incontrato il Commissario UE all’agricoltura Wojciechowski. Il Commissario hai illustrato le proposte presentate dalla Commissione il 15 marzo.

Ad esempio, la trasformazione della BCAA 7 (obbligo di rotazione che diventerebbe diversificazione) e la destinazione del 4% della superficie a seminativo a elementi non produttivi (obbligo A della BCAA8) che dovrebbe tradursi in un eco-schema. Ulteriori novità possono emergere in relazione alla riduzione dei controlli e delle sanzioni anche per le imprese con una dimensione superiore ai 10 ettari. Una decisione in questa direzione rafforzerebbe ulteriormente il messaggio positivo per tutti gli agricoltori, italiani ed europei.