Con la risposta all’interpello del 19 aprile 2021, l’Agenzia delle Entrate è intervenuta sulle caratteristiche tecniche che devono possedere trattrici e carri botte per beneficiare del credito d’imposta “industria 4.0” nella misura del 50%.

I mezzi presi in considerazione sono dotati dei seguenti componenti tecnologici:

  • controllo per mezzo di monitor;
  • controllo funzioni macchina;
  • guida satellitare;
  • documentazione agronomica;
  • interconnessione ai sistemi informatici aziendali;
  • integrazione automatizzata con possibilità di controllo in tempo reale;
  • interfaccia uomo-macchina semplice e intuitiva;
  • interconnessione e programmazione con possibilità della macchina di scambiare i dati con un programma esterno.

L’Agenzia delle Entrate, sentito il Ministero dello Sviluppo Economico, ha espresso parere favorevole per il credito d’imposta del 50%.

Tuttavia, qualora l’interconnessione e l’integrazione si ritengano soddisfatte attraverso la guida automatica o semiautomatica, devono essere rispettate le precisazioni contenute nella circolare n. 177355/2018 del Ministero dello Sviluppo Economico, e quindi i requisiti di interconnessione e di integrazione per le “macchine mobili” possono essere soddisfatti mediante la guida automatica o semiautomatica qualora i sistemi di guida siano in grado di controllare almeno una funzione di spostamento (ad esempio, sterzata, velocità, arresto). Non soddisfano tale caratteristica quei sistemi che possono inibire esclusivamente l’accensione o lo spegnimento del mezzo.

Con riguardo al carro-botte, lo scambio dati bidirezionale, gestito attraverso uno smartphone che consente lo scambio dati tra una piattaforma cloud e il controller interconnesso wireless e dotato di software in grado di acquisire i dati della macchina (pressione pneumatici, olio, posizione saracinesche, tensione batteria ecc.) e attuare comandi, può considerarsi idoneo al soddisfacimento delle caratteristiche tecniche richieste. Sul possibile uso combinato di macchina trattrice ed operatrice, nell’ambito del quale i “lavori” inerenti al processo di produzione sono svolti dalle macchine operatrici, il Ministero ha evidenziato che la combinazione degli elementi trattrice/operatrice/i, in alcuni casi, può assumere una configurazione più simile ad una macchina (trattrice) con attrezzature (operatrici), dove i requisiti sono soddisfatti dall’assieme. In questo caso le caratteristiche di interconnessione ed integrazione possono venire assolte dalla trattrice; mentre lo scambio dati con le operatrici è affidato a comunicazioni per lo più di tipo seriale, basato su protocolli standardizzati.