Nella Gazzetta Ufficiale del 26 ottobre u.s. è stato pubblicato il Decreto Legge 124/2019 (decreto fiscale collegato alla legge di bilancio 2020). Esso è stato trasmesso alla Camera dei Deputati e assegnato in sede referente alla Commissione Finanze per la conversione in legge entro 60 giorni. Il decreto fiscale è entrato in vigore dal 27 ottobre 2019 sebbene la maggior parte delle norme saranno operative dal 2020. Confragricoltura si sta adoperando per intervenire nell’interesse degli associati per una migliore definizione delle misure adottate, all’insegna della semplificazione, per non gravare di ulteriori responsabilità i produttori agricoli.

I 60 articoli del decreto fiscale prevedono molte novità, tra cui:

  • garanzie ISMEA a titolo gratuito per le imprese agricole che investono per lo sviluppo di tecnologie innovative, dell’agricoltura di precisione o la tracciabilità dei prodotti con tecnologie blockchain;
  • norme in materia di subappalti per il contrasto dell’illecita somministrazione di manodopera.

Confagricoltura valuta positivamente la disposizione che introduce garanzie a titolo gratuito per le imprese agricole che investono in tecnologie innovative nell’agricoltura di precisione o in tracciabilità dei prodotti con tecnologie blockchain. In generale però il decreto punta all’obiettivo di contrastare il fenomeno dell’evasione fiscale. Purtroppo esso viene perseguito introducendo una serie di aggravi di oneri formali e documentali a carico delle aziende. Ci si riferisce, in particolare, alle disposizioni di cui all’art.4 che prevedono, in caso di contratto di appalto o di affidamento di servizi, una procedura particolarmente impegnativa per l’accentramento presso il committente dell’obbligo del versamento delle ritenute effettuate a tutti i dipendenti dei prestatori di servizi. L’applicazione di questo sistema nel contoterzismo, laddove l’esecuzione dell’intervento sia ad opera di ditte dotate di personale dipendente, rischia di trasferire a carico delle aziende agricole indubbi oneri documentali che ne appesantiscono la gestione. Naturalmente l’Organizzazione è impegnata a far modificare la norma in sede di conversione del decreto.