Confagricoltura, nell’ambito del coordinamento di Agrinsieme, è stata ricevuta nei giorni scorsi a Montecitorio per incontrare il Presidente incaricato Mario Draghi all’interno delle consultazioni con le parti sociali finalizzate alla formazione del nuovo Governo.
Abbiamo ricordato al Presidente che le criticità delle filiere agricole non nascono con l’emergenza Coronavirus e purtroppo non si esauriranno con il concludersi di questa pandemia, se prima non si risolvono i problemi atavici che frenano lo sviluppo dell’agricoltura; la modernizzazione del Paese, la transizione ecologica e l’inclusione sociale, territoriale e di genere dovranno quindi essere le linee strategiche sulle quali innestare la ripartenza, senza prescindere dal necessario lavoro sulla semplificazione, sulle infrastrutture e sulla promozione degli investimenti.
Condividiamo le priorità indicate dal Presidente per il rilancio dell’agroalimentare, che attendiamo di conoscere nel dettaglio e sulle quali auspichiamo un consenso parlamentare ampio e solido; tali priorità andranno portate avanti di pari passo con le sempre più necessarie riforme della Pubblica Amministrazione, della giustizia e del fisco, tutte espressamente richieste al nostro Paese da Bruxelles e propedeutiche all’accesso al Recovery Fund». Abbiamo, infine, ricordato al Premier incaricato che l’agroalimentare può, vuole e deve continuare a essere protagonista della ripartenza del Paese in ragione del grande contributo che può offrire in termini economici, occupazionali e sociali. Fondamentale diventa quindi lavorare all’unisono e sfruttare appieno le potenzialità del sistema-Paese.