Barbetta: “Noi strategici per il Paese, basta demonizzare l’agricoltura e gli allevatori”

L’assemblea di Confagricoltura Padova nell’era Covid si è svolta lunedì  scorso a Villa Sceriman, nel comune di Vo’, simbolo della pandemia. L’emergenza economica è stata al centro della discussione per le ripercussioni attuali e le preoccupazioni per il futuro. In apertura il sindaco Giuliano Martini ha ricordato il periodo difficile per tutta la comunità e i grandi sforzi fatti per sostenere le aziende e la popolazione, dicendosi comunque sicuro di una ripresa: “Insieme ce la faremo”. Quindi Michele Barbetta, presidente di Confagricoltura Padova, ha tracciato una panoramica sulla recessione in corso e sulla situazione dei comparti agricoli.

“Agriturismi e cantine sono stati i due comparti legati al turismo e alla ristorazione di qualità che hanno patito le conseguenze più pesanti del lockdown – ha detto -, ma le difficoltà ci sono state anche per i settori del florovivaismo e della manutenzione del verde e poi per gli allevamenti di suini, di vacche da latte, di ovini e di conigli. Nonostante ciò nessuna delle nostre aziende ha pensato a licenziamenti o a chiusure. Chiediamo però una sburocratizzazione vera e una valorizzazione concreta dei nostri prodotti. Si deve inoltre finire di demonizzare l’agricoltura e gli allevamenti, dato che da anni investiamo sul benessere animale e sul miglioramento delle strutture.  Ma anzitutto è necessario l’avvio di un processo di crescita stabile e duraturo di tutta l’economia del Paese.”. “L’epidemia -ha concluso Barbetta- ha reso evidente il ruolo strategico incarnato dall’agricoltura: l’opinione pubblica e anche le istituzioni politiche hanno finalmente acquisito la consapevolezza della centralità della produzione agricola ed agroalimentare nel panorama degli interessi nazionali ed europei.”

L’assessore all’agricoltura Giuseppe Pan ha ricordato che “nel periodo di lockdown l’aria era pulita, il che ha indicato che ad inquinare non erano certo gli agricoltori, che sono invece le sentinelle dell’ambiente. Il lockdown ha dimostrato che l’agricoltura è un settore strategico e perciò va sostenuto. Dal Governo ci aspettiamo di più su tutti i fronti, ha aggiunto l’assessore, compresi degli interventi che diano il giusto valore alle produzioni italiane e che ci difendano dalle importazioni da altri Paesi che hanno regole meno restrittive delle nostre. L’assessore ha quindi annunciato che verranno stanziati contributi, di importo massimo pari a 7 mila euro, alle aziende agricole dei settori più colpiti e a tutte le aziende agricole del comune di Vo’.