A causa del Covid-19 l’attività di controllo dei cinghiali nei Colli Euganei in questi mesi è stata particolarmente limitata: sono stati soltanto 46 gli animali catturati con i chiusini negli ultimi due mesi. I selecontrollori, infatti non sono potuti uscire per gli abbattimenti a causa delle restrizioni dovute all’epidemia sanitaria. Da inizio anno i cinghiali eradicati dai Colli Euganei sono stati 135 unità, numero chiaramente insufficiente per garantire il controllo della popolazione e rallentare la proliferazione della specie. Basti pensare che l’anno scorso, alla stessa data, gli abbattimenti erano stati tre volte maggiori (363) e così pure l’anno prima (354). L’azione di controllo è chiaramente insufficiente e ciò viene registrato direttamente dagli agricoltori che operano nei Colli Euganei, preoccupati per il futuro delle loro coltivazioni, e anche dagli agricoltori di zone limitrofe, fuori dal Parco, come l’area “Le Vallette” compresa tra Este ed Ospedaletto Euganeo, dove da qualche anno un gruppo sempre più numeroso di ungulati distrugge le coltivazioni di mais. In questo caso l’intervento della polizia provinciale, sia pur utile, non è risultato sufficiente per contenerne la proliferazione e gli agricoltori nei giorni scorsi hanno visto distrutto il mais appena seminato.
Confagricoltura Padova ha perciò chiesto la riattivazione urgente dei selecontrollori per recuperare il tempo perduto sia nell’ambito dei Colli Euganei sia negli ambiti di pianura di competenza della Provincia. C’è infatti il forte timore degli agricoltori di subire danni gravissimi alle produzioni in un anno di per se già complicato dall’epidemia e anche dalla siccità incombente.
Per dare maggiore vigore all’azione di controllo Confagricoltura Padova invita inoltre gli agricoltori-cacciatori a proporsi, tramite il percorso di formazione organizzato dagli enti preposti, per diventare selecontrollori e, perciò partecipare attivamente alle attività di controllo organizzate dal Parco Colli e dalla Provincia di Padova.
L’Emilia Romagna il 4 maggio ha aperto la caccia di selezione al cinghiale a cui possono partecipare attivamente gli agricoltori opportunamente formati al fine di difendere le loro produzioni. Ciò può avvenire anche nel Veneto adeguando i piani di controllo provinciali.