“Confronto positivo quello di mercoledì 27 luglio con il Governo. A Draghi abbiamo segnalato prima di tutto la necessità di incidere in maniera forte sul tema dell’inflazione.  Mai come oggi, gli interessi delle aziende coincidono con quelli dei cittadini perché produrre a costi più bassi vuol dire anche tenere sotto controllo i prezzi sui beni di consumo. Questo è possibile abbattendo i costi dell’energia ricomprendendo le aziende agricole nella lista delle imprese energivore ed estendendo i benefici del credito d’imposta sul gasolio fino a fine anno.

Altro tema caldo sul quale Confagricoltura ha battuto molto durante l’incontro con il Governo è stato quello del lavoro agricolo con la richiesta di snellire i tempi della burocrazia che ancora rallentano gli ingressi previsti dal decreto Flussi. Non solo. Accelerando il programma del taglio del cuneo fiscale e degli aiuti imprese che stabilizzano i rapporti di lavoro –ha sostenuto Confagricoltura–, sarà possibile avere un sistema produttivo performante al pari dei nostri competitor europei. Viviamo uno scenario di difficoltà ormai evidente sui mercati sia europei sia internazionali. Non c’è tempo da perdere.

Il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, ha anche ricordato quanto sia fondamentale una Food Policy condivisa sui temi prioritari per il settore primario: “Bisogna sospendere e ripensare la strategia Farm to Fork e varare un nuovo piano straordinario per la sicurezza alimentare.”. E ancora. In autunno la Commissione europea si esprimerà sul Nustriscore. “Ci aspettiamo che il governo ribadisca la netta posizione contraria a questo sistema di etichettatura in favore del più logico e valido Nutrinform. Stessa chiarezza la chiediamo sulla posizione che l’Italia intende assumere sui crediti di carbonio”, conclude Giansanti.