Riuniti a Venezia gli agricoltori di tutto il Veneto chiedono interventi urgenti a sostegno del settore primario.

Le zavorre del settore: prezzi dei prodotti in caduta e costi in salita, crisi di mercato, blocco delle esportazioni in Russia, burocrazia asfissiante, mancanza di una politica agricola lungimirante.

Quasi mille agricoltori sono scesi in piazza ieri a Venezia in occasione della manifestazione organizzata da Agrinsieme Veneto per chiedere alla politica misure urgenti e inderogabili per il settore agricolo.
Le aziende agricole venete hanno marciato lungo le strade della città con l’obiettivo non solo di portare all’attenzione del mondo politico ed istituzionale e dell’intera opinione pubblica la situazione di grave sofferenza che stanno vivendo in questo momento, ma anche di formulare proposte utili per uscire da questa condizione di stallo e per rilanciare il ruolo del settore agricolo ed agroalimentare, a beneficio dell’intero sistema economico e produttivo del nostro Paese e dell’intera collettività.
I pesanti oneri fiscali introdotti con l’Imu e la Tasi, la tassazione delle rinnovabili, l’inversione contabile che sottrae alle imprese l’Iva sulle cessioni di beni e servizi, le incertezze dovute alla complessità normativa, il ritardo che stiamo registrando nell’attuazione della nuova PAC e nell’avvio del PSR, gli onerosi adempimenti burocratici e fiscali che gravano sulle aziende nonchè le incertezze normative e le norme di carattere ambientale e sanitario spesso applicate in maniera punitiva: queste sono solo alcune delle “follie” italiane che stanno mettendo in pericolo l’attività delle nostre imprese.

A chiedere alla politica risposte concreta è stata una delegazione di agricoltori che ha incontro, a seguito della manifestazione, il Presidente del Consiglio Regionale Clodovaldo Ruffato, i Capigruppo consiliari e l’Assessore Franco Manzato.

La delegazione accompagnata dai Presidenti della Confagricoltura Veneto Lorenzo Nicoli e della CIA Flavio Furlani ha manifestato all’Assessore regionale all’Agricoltura Franco Manzato, il grave disagio del settore agricolo, un disagio che si sta trasformando in rassegnazione che potrebbe portare alla chiusura di numerose aziende.
Per gli agricoltori veneti bisogna, pertanto, che si rimuovano tutti quei vincoli e oneri che penalizzino le aziende venete consentendo di produrre a parità di condizioni con gli altri agricoltori dell’Unione Europea.

“Non è accettabile che a fronte di 77 milioni di euro stanziati nel bilancio agricolo, solamente 20 milioni siano effettivamente disponibili per le imprese agricole, e cioè quelli messi a disposizione per il cofinanziamento del PSR. L’agricoltura, inoltre, è l’unico settore che vede i costi delle strutture, come quello del personale, a carico del settore stesso e non del bilancio generale della Regione. Infatti, ci sono stati tolti i sostegni al credito, infatti, dei 4 milioni del 2013 siamo passati ai soli 770.000 mila euro del 2015.” Questo il messaggio della delegazione al Presidente del Consiglio Regionale Ruffato e ii Capigruppo presenti i quali, condividendo quanto a loro esposto, si sono impegnati a trovare ulteriori risorse aggiuntive a quelle poste per il PSR nel prossimo assestamento di bilancio e hanno espresso solidarietà al settore.