Centomila quintali di uva conferiti dai soci, per un valore che sfiora i 10 milioni di euro di fatturato. Sono i numeri dei vini della Doc Merlara, sempre più apprezzati non solo dagli estimatori locali, ma in tutto il mondo, se si pensa che vengono esportati in Inghilterra, Germania, Paesi Scandinavi e Stati Uniti. Merito dei notevoli livelli raggiunti sia nella qualità delle uve che dei vini, di cui si parlerà sabato 3 ottobre, alle 17, nella Sala Veneziana del Mastio di Ezzelino a Montagnana, nell’ambito della manifestazione “Convivio 2020”, al convegno “Alla scoperta della viticoltura del territorio – percorso di conoscenza dei vini della doc di Merlara” promosso da Confagricoltura Padova.

Dopo l’introduzione di Michele Barbetta, presidente di Confagricoltura Padova, Luigino De Togni, presidente del Consorzio per la tutela dei vini Merlara doc e Claudio Tamellini, presidente della Cantina sociale di Colognola ai Colli e vicepresidente di Collis Veneto Wine Group, racconteranno l’evoluzione della viticoltura sul territorio nel corso degli ultimi vent’anni, dalla nascita della doc e a quella del consorzio continuando poi con la fusione tra la Cantina di Merlara e quella di Colognola. Francesco Broz, responsabile commerciale del vino sfuso, traccerà un quadro sui nuovi orientamenti produttivi. Infine Romano Saoncella, direttore responsabile dello stabilimento Collis di Merlara, presenterà I vitigni storici, Malvasia e Marzemino. Al termine del convegno relatori e partecipanti si sposteranno nell’Arena Martinelli Pertile, dove si svolgerà una degustazione guidata. Al Prosecco verranno abbinati antipasti salati, al Marzemino i formaggi locali e alla Malvasia istriana il prosciutto del Consorzio Veneto dop.

“Quest’anno il tema del Convivio, spazio dedicato alle associazioni di categoria, è “Il vino nel castello” – spiegano Michele Barbetta e Giovanni Dovigo, segretario di zona di Montagnana di Confagricoltura Padova -. Perciò abbiamo pensato a un incontro per far conoscere la viticoltura e i vini nel territorio, dove un ruolo fondamentale viene giocato dal Consorzio di tutela dei vini Merlara doc insieme alla Cantina sociale di Colognola ai Colli. La doc è stata un punto di partenza importante per la viticoltura di nove Comuni, che conta più di 600 ettari di superficie vitata, 180 viticoltori e cinque imbottigliatori. I vini più caratteristici della zona sono senz’altro Malvasia e Marzemino, ma le cantine hanno saputo stare al passo con i cambiamenti del gusto del consumatore, aprendo alla coltivazione di altri vitigni, come il Pinot Grigio e pure la Glera per il Prosecco. A breve debutterà anche il Prosecco Rosè, che potrà aprire nuovi orizzonti commerciali per i viticoltori del territorio”.

Luigino De Togni, presidente del Consorzio di tutela, conferma i grandi passi compiuti nei vent’anni di vita dell’ente: “In passato i vini Merlara erano snobbati dai consumatori, ma l’indirizzo tecnico più qualificato nella gestione dei vigneti e l’ingresso tra i soci di cantine private come Collis, Cantina di Colognola e Ponte al Masero ci hanno condotto a un livello qualitativo molto elevato. L’ultima entrata, la cantina biologica Le Carezze, ha piazzato il suo Merlot Vulcanus nella prestigiosa selezione dei migliori cento vini d’Italia, la mitica Top Hundred. È stato un lavoro enorme quello compiuto, basti ricordare gli importanti investimenti nel settore della vinificazione e dell’affinamento dei vini effettuati nell’ultimo decennio dalle cantine interessate. Ma il risultato è che siamo presenti in oltre 30 punti vendita in Italia e con grande richiesta dei nostri prodotti in tutto il mondo”.

L’evento è gratuito, con prenotazione obbligatoria al 049 8223544. Posti a sedere 50 in base alle norme di sicurezza anti Covid.