“La quattordicesima mensilità ai pensionati con trattamenti al minimo o di meno di mille euro deve diventare parte integrante della prestazione pensionistica. Questa boccata d’ossigeno è un primo passo, che non risolve però le esigenze di tanti agricoltori e lavoratori anziani che hanno sofferto il peso della crisi economica. Per questo ribadiamo l’urgenza che i minimi pensionistici, come previsto dalla Carta Sociale Europea, vengano portati almeno a 650 euro”. Così Angelo Santori, Segretario nazionale dell’Associazione Nazionale Pensionati Agricoltori di Confagricoltura, commenta la circolare INPS che conferma l’attribuzione d’ufficio della mensilità aggiuntiva per 3 milioni di pensionati al minimo. Per percepire la quattordicesima corrisposta dall’INPS a luglio o a dicembre di ogni anno è necessario avere almeno 64 anni ed un reddito complessivo non superiore a 13.338,26 euro. “Sono numerosi –conclude il segretario dell’Anpa– i problemi degli agricoltori pensionati che hanno più difficoltà di altri: vivono spesso in posti isolati, con scarsi mezzi di trasporto, con la sanità pubblica carente e con poca liquidità economica. Il 40 per cento vive con trattamenti inferiori ai mille euro mensili, che in molti casi sono solo 500 o 600 euro. Per questi motivi è urgente prevedere un paniere d’indicizzazione delle pensioni”.