Come
sarà l’agricoltura veneta nel 2030? Più resiliente alle crisi climatiche, più
attenta all’ambiente e al risparmio idrico ed energetico. Dovrà essere ancor
più radicata nel territorio, investire sui giovani e su filiere verticali e
orizzontali, migliorare il paesaggio e favorire l’inclusione sociale,
garantendo il giusto reddito a chi la pratica. Le imprese del primario dovranno
essere ‘multifunzionali’ e volano di ‘economia circolare’, sempre più capaci di
integrare biologico e convenzionale. Solo alcune delle indicazioni emerse dagli
‘stati generali’ dell’agricoltura veneta, conclusi nei giorni scorsi ad
Agripolis (Legnaro) con la conferenza regionale dello sviluppo rurale “Insieme
verso il 2030”,
punto di arrivo di un percorso di studio, ascolto e consultazione partecipata
promosso dalla Regione Veneto per delineare le priorità delle politiche
regionali del prossimo decennio, in vista della nuova programmazione
comunitaria. La consultazione, a cui ha partecipato anche Confagricoltura, ha
consentito di individuare le dieci priorità regionali che orienteranno le
politiche per l’agricoltura e lo sviluppo rurale del Veneto fino al 2030.
Le dieci priorità regionali, che dovranno orientare bandi, misure e strategie
del prossimo decennio, sono: 1. Resilienza e orientamento del settore primario;
2. Integrazione di filiera e territoriale in chiave multifunzionale; 3. Modello
agroindustriale integrato e azioni di marketing; 4. Approccio agroecologico per
la mitigazione e l’adattamento ai cambiamenti climatici; 5. Economia circolare
e innovazioni della bioeconomia; 6. Servizi ecosistemici e resilienza territoriale;
7. Sbocchi occupazionali attraverso diversificazione e multifunzionalità; 8.
Strategie innovative di sviluppo integrato per l’inclusione sociale; 9.
Salubrità dei prodotti e benessere animale valorizzando le risorse locali; 10.
Rete integrata del sistema della conoscenza e dell’innovazione.
I rappresentanti delle organizzazioni che partecipano al Tavolo di
concertazione regionale sullo sviluppo rurale hanno dato voce alle loro
priorità e agli obiettivi strategici del prossimo decennio. Ludovico Giustiniani,
presidente regionale di Confagricoltura, ha individuato “nella
razionalizzazione della risorsa idrica, nell’innovazione colturale verso
varietà più resistenti allo stress idrico e alle fitopatie” le priorità da
adottare nel prossimo decennio.