“Non ci sono le condizioni per chiudere l’accordo commerciale tra l’Unione Europea e il Mercorsur”. Lo ha dichiarato il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, con riferimento alla stretta finale dei negoziati, che è in corso a Bruxelles, tra la Commissione Ue e i rappresentanti di Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay.

La Commissione ha già fatto concessioni rischiose per la stabilità di alcune produzioni zootecniche (carni bovine e pollame), per lo zucchero ed il riso. Inoltre sembra non sia prevista per i vini italiani ed europei la completa liberalizzazione in tempi brevi del mercato Mercosur. Non sembra neppure scontato il riconoscimento e la tutela della Denominazione d’origine protetta (DOP) Prosecco.

I dazi doganali applicati sui vini in arrivo dagli Stati membri della UE oscillano tra il 20 e il 40% a seconda della gradazione. Sui formaggi i dazi si attestano attorno al 30 per cento.

“Su queste basi, l’accordo tra la UE e il Mercosur sarebbe assolutamente negativo per il settore agroalimentare italiano – ha sottolineato il presidente di Confagricoltura -. Invitiamo il nostro governo a far giungere alla Commissione un segnale forte e chiaro su quelli che sono i legittimi interessi dei produttori italiani”. Confagricoltura è contraria ai protezionismi ma gli accordi devono assicurare vantaggi equilibrati per tutte le parti in causa e il rispetto degli standard europei in materia di sicurezza alimentare e protezione delle risorse naturali.