Il Comitato di Presidenza dell’associazione riunitosi nei giorni scorsi ha preso in considerazione l’avvio delle campagne di raccolta dell’uva e del mais.
Per quanto riguarda l’uva le previsioni sono ottimistiche, sia per gli aspetti quantitativi che qualitativi. Sono presenti forti tensioni sul prezzo del prosecco, le cui uve arrivano anche a 90-100 euro al quintale, in quanto c’è poca disponibilità di prodotto.
Nettamente differente sottolineano i consiglieri di Confagricoltura Padova sono le condizioni relative al mais. Le produzioni sono scarse per effetto della siccità, almeno per quelle che non sono state irrigate. Fortunatamente la qualità sembra essere buona, con un tasso di micotossine nettamente sotto la soglia. Quello che più sgomenta gli agricoltori è invece il prezzo molto basso che viene proposto in campagna. Qualche speranza negli agricoltori era infatti sorta dopo la fiammata dei mesi di giugno e luglio. Si tratta di un prezzo, hanno commentato i dirigenti dell’associazione, che non consente nemmeno il pagamento dei costi colturali, sopratutto in un’annata come questa, caratterizzata da rese produttive limitate.
Considerata la difficile situazione economica dei seminativi, l’Associazione organizzerà nei prossimi mesi degli incontri con gli associati per una valutazione approfondita delle condizioni economiche delle coltivazioni di cereali, soia e bietole, ciò con riferimento sia agli interlocutori di mercato che all’impiego delle migliori tecniche di coltivazione e delle migliori sementi.