Il Ministero della Salute ha accolto la richiesta di Confagricoltura di concedere l’uso d’emergenza dei prodotti fitosanitari a base di clorpirifos metile contro la Cimice asiatica. La sostanza potrà essere utilizzata per un periodo massimo di 120 giorni (dal 17 aprile al 15 agosto 2020), per il controllo del temibile insetto su mele, pere, pesche e nettarine.

Si tratta di una notizia importante per tutte le aziende agricole che hanno visto le proprie produzioni devastate dalla cimice (Halyomorpha halys), peraltro in un momento in cui si moltiplicano le segnalazioni di una ripresa dell’attività degli insetti dopo la pausa invernale.

Il clorpirifos metile era stato, infatti, recentemente revocato dall’Ue, con una discutibile procedura in fase di valutazione rispetto all’equiparazione al clorpirifos etile, senza considerare alcuni ulteriori studi e dati scientifici presentati dalle società produttrici. Una scelta che, di fatto, aveva privato le aziende di una forma di difesa efficace, considerata la mancanza di soluzioni alternative. La speranza è che la sostanza attiva sia immediatamente inserita dalle Regioni nei disciplinari di produzione integrata, al fine di consentirne l’impiego in tempi rapidi, in sinergia con i previsti lanci della vespa samurai, il piccolo parassitoide della cimice che ne attacca le ovature e su cui si punta per un controllo biologico di questa calamità.