Come gli anni precedenti giungono presso gli uffici dell’Associazione le denunce dei viticoltori per le incursioni dei cinghiali nei vigneti carichi di uve mature, pronte o quasi per la raccolta. Le catture con i chiusini e gli abbattimenti dalle altane a causa della pandemia sono stati sospesi per circa tre mesi e questo ha permesso alla specie di crescere di numero. La ripresa degli abbattimenti e delle catture non ha certo ridotto la popolazione di ungulati in modo significativo. A luglio, dai dati forniti dalla
direzione del Parco Colli, i cinghiali rimossi sono stati 285 (121 maschi e 164 femmine) dall’inizio dell’anno le catture sono state 869 (425 maschi e 444 femmine). La previsione dell’Ente è di arrivare a fine 2020 con 2.000 cinghiali rimossi. Un numero importante ma non sufficiente, visto che i danni alle coltivazioni aumentano.
Rispetto ai chiarimenti arrivati nei giorni scorsi dalla Direzione prevenzione, sicurezza alimentare e veterinaria della Regione, per cui i capi abbattuti possono essere destinati direttamente ai selecontrollori senza alcun controllo veterinario, l’Ente Parco Colli precisa che continuerà a far passare per il macello convenzionato e a chiedere l’ispezione veterinaria delle carcasse dei cinghiali abbattuti, destinate all’autoconsumo dei selecontrollori. Il presidente Massimo Campagnolo è del parere che, almeno per ora, sia un rischio non effettuare i controlli. Da regolamento ai selecontrollori viene assegnato un capo ogni quattro uscite. Per l’Ente sarebbe un grosso risparmio economico applicare le disposizioni dell’autorità di sicurezza alimentare della Regione.
Secondo l’assessore regionale all’Agricoltura e alla Caccia, Giuseppe Pan, equiparare il trattamento dei selcontrollori a quello dei cacciatori, laddove è autorizzata l’attività venatoria (unità gestionali della Lessinia e del Baldo) potrebbe agevolare se non addirittura incentivare il lavoro dei selecontrollori. Noi riteniamo che tutto quello che può essere utile per aumentare il numero di abbattimenti e di catture debba essere fatto, compresa una maggiore disponibilità di animali per i selecontrollori.