Linee guida per l’uso prudente degli antimicrobici negli allevamenti per la prevenzione dell’antimicrobico-resistenza

Sono state pubblicate dal Ministero della Salute le Linee guida per la promozione dell’uso prudente degli antimicrobici negli allevamenti zootecnici per la prevenzione dell’antimicrobico-resistenza, documento indirizzato ad autorità competenti, veterinari e operatori del settore, realizzato dalla Sezione per la farmacosorveglianza sui medicinali veterinari del Comitato tecnico per la nutrizione e la sanità animale.

La resistenza agli antimicrobici è un fenomeno naturale biologico di adattamento di alcuni microrganismi che acquisiscono la capacità di sopravvivere o di crescere in presenza di un agente antimicrobico. La capacità di resistere si realizza per mutazioni genetiche o per acquisizione, da altri organismi, di geni di resistenza già “precostituiti”. Il fenomeno può riguardare tutti i tipi di farmaci antimicrobici: antibatterici (detti anche antibiotici), antifungini, antivirali, antiparassitari. Il documento riporta indicazioni per la riduzione dell’uso inappropriato di medicinali antimicrobici, per un approccio prudente e conscio per la salute degli animali, degli allevamenti e quindi dei consumatori.

L’antimicrobico-resistenza, fenomeno che annovera tra le cause primarie anche la somministrazione fuori controllo di antimicrobici, è uno dei maggiori rischi per il benessere degli allevamenti. Rischi che possono essere arginati adottando misure idonee riguardanti l’igiene, l’alimentazione, il controllo delle malattie infettive e infine campagne di vaccinazione. Aspetto al quale la guida dedica uno studio particolare, in cui viene analizzata la possibilità di somministrate vaccini al posto degli antibiotici.

 

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